Flop della manifestazione contro il Piano Mancini. Catasta: andremo avanti lo stesso

Olbia, 26 Settembre 2015 - Più dell'ultima volta, ma meno rispetto alla quantità di persone coinvolte. Così si può sintetizzare il flop della manifestazione contro il Piano Mancini organizzato dal Comitato di Salvaguardia Idraulica di Olbia guidato da Felice Catasta che si è svolta ieri sera i Piazza Mercato.

La manifestazione era incentrata sugli espropri e diversi manifesti ricordavano i nomi dei circa 250 cittadini coinvolti nell'operazione. 250 persone che, ieri sera, non si sono nemmeno avvicinate al centro storico di Olbia, a parte qualche eccezione che lavora all'interno del comitato. Tra i 100 presenti, infatti, vi erano rappresentanti politici (Antonio Pizzadili e Antonio Appeddu di Unidos, Tiziano Pinna e Marco Piro di Forza Italia), movimenti (Marco Balata e Luca Olivieri de L'Altra Olbia) e cittadini non direttamente coinvolti, ma interessati all'argomento.

"Noi sosterremo il referendum proposto da Unidos - ha detto Felice Catasta -. Siamo meno di ciò che dovremmo essere, ma siamo più dell'ulitma volta. Andremo avanti lo stesso contro il Piano Mancini".

Sul palco allestito dagli organizzatori si sono alternati cittadini e politici. Un residente di Pasana ha lamentato l'impatto del Piano Mancini sui sottoservizi del quartiere - anzi, del piano di risanamento - che ogni volta che piove si allaga. Un confinante col rio Seligheddu ha lamentato la mancata pulizia del fiume nei precedenti 30 anni. In più, diversi esponenti del comitato hanno criticato la mancanza di trasparenza nell'operazione Piano Mancini e opere di mitigazione del rischio idrogeologico.

Sul palco anche Andrea Demuru che, illustrando la proposta alternativa "Canali scolmatori", ha indicato i problemi del Piano Mancini e le soluzioni ideate dal suo studio. "Questa è un'occasione unica per riqualificare Olbia - ha detto Andrea Demuru -. Non possiamo lasciarcela sfuggire".