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Femminicidio. Aiutare l'altra metà del cielo: convegno del Centro Aiuto Maltrattanti

Femminicidio. Aiutare l'altra metà del cielo: convegno del Centro Aiuto Maltrattanti
Femminicidio. Aiutare l'altra metà del cielo: convegno del Centro Aiuto Maltrattanti
Angela Galiberti

Pubblicato il 10 November 2015 alle 10:56

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Ad Olbia si parlerà di come intervenire sul lato maschile della Violenza di Genere

Olbia, 10 Novembre 2015 - Il femminicidio non riguarda solo le vittime, cioè le donne. Riguarda - non certo marginalmente - anche gli uomini, i cosiddetti carnefici. Uomini che picchiano, stuprano, sminuiscono, sottomettono la loro compagna in virtù di un potere maschile che tutto può nei confronti della sua proprietà.

La violenza di genere è una piaga difficile da estirpare poiché ha a che fare con una cultura che, non neghiamolo, assegna al maschio un ruolo di predominanza (sociale, economica, culturale) rispetto alla componente femminile. Negli ultimi anni si sta assistendo a una importante presa di coscienza generale su questa problematica che tocca indistintamente tutti noi. Il problema è che la violenza di genere non può essere estirpata senza coinvolgere l'altra metà del cielo, quella picchia, uccide e violenta.

Per questo motivo, ad Olbia, si parlerà approfonditamente di come salvare le donne aiutando gli uomini maltrattanti. Per chi si occupa materialmente ogni giorno delle vittime della violenza di genere è impossibile occuparsi anche di chi commette la violenza. Per questo motivo, anche in Sardegna, è nato il Centro Ascolto Maltrattanti (CAM): una struttura dove personale esperto si occupa a tutto tondo del maltrattante. E' un lavoro difficile, ma che ha molto a che vedere con la prevenzione del femminicidio, cioè l'atto più estremo (e non rimediabile) della violenza di genere. Il CAM prende in carico il maltrattante e lo aiuta a superare gli schemi, i problemi e le convenzioni culturali che lo portano a sottoporre a violenza la sua compagna. Salvare un maltrattante significa, a conti fatti, salvare non solo la sua compagna attuale, ma anche quelle future. In taluni casi, il maltrattante viene preso in carica dopo i fatti più gravi. Anche in questo caso il lavoro del CAM è importante: le pene previste dalla legge italiana per tutti i reati che rientrano nella violenza di genere sono drammaticamente irrisorie rispetto al danno causato. Di conseguenza, un maltrattante condannato torna in breve tempo in libertà: senza un adeguato supporto psicologico, il pericolo della reiterazione del reato è molto alto. Dunque, anche in questo caso, il lavoro del CAM è quello di prevenire la violenza.

Il convegno dal titolo "Uomini maltrattanti. Profili giuridici: metodologia di intervento e presa in carico. L'importanza del lavoro di rete", organizzato dal CAM del nord Sardegna e dall'Ordine degli Avvocati di Tempio, ha come scopo informare gli addetti ai lavori (e non solo) l'importanza dell'intervento sul maltrattante che non può essere solo punitivo. Da questo punto di vista, è di vitale importanza il lavoro di rete tra avvocati, Procura, Centri antiviolenza, forze dell'ordine e Centro ascolto maltrattanti. Più queste strutture lavoreranno in rete, più la violenza di genere avrà vita difficile. L'obiettivo non è quello di impedire al maltrattante di entrare in carcere, ma di estirpare la violenza di genere eliminandola dalla mente e dal cuore da chi la commette. Fino ad oggi, infatti, si è intervenuto ex post solo sulle vittime senza mai intervenire, se non in modo punitivo (e non sempre efficace: vedasi le ordinanze restrittive non rispettate), sul maltrattante che veniva (e viene ancora oggi) lasciato solo con le sue credenze distruttive.

Al Convegno, in programma per venerdì 13 Novembre 2015 a partire dalle ore 15:30 nell'aula Engle dell'Aeroporto Costa Smeralda di Olbia, parteciperanno personalità di spicco: la dott.ssa Nicoletta Malesa (Coordinatrice CAM Nord Sardegna), dott. Pasquale Errico (Questore di Sassari), dott. Angelo Beccu (Sostituto procuratore della Procura della Repubblica di Tempio), dott.ssa Paola Gosamo (presidente dell'Ordine degli Avvocati del foro di Tempio), il dott. Ivano Lai (membro dell'Ordine degli avvocati del foro di Nuoro), la dott.ssa Liliana Pascucci (responsabile del Consultorio di Olbia), la dott.ssa Alessandra Paunzc (fondatrice e presidente nazionale CAM Firenze).

Spicca l'assenza delle associazioni che si occupano sul territorio delle donne vittime di violenza di genere, come Prospettiva donna.