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Cronaca

Olbia, la storia di Fabio Spano: un olbiese in Giappone

Olbia, la storia di Fabio Spano: un olbiese in Giappone
Olbia, la storia di Fabio Spano: un olbiese in Giappone
Camilla Pisani

Pubblicato il 07 May 2017 alle 11:04

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Olbia, 07 maggio 2017 - Un sardo in Giappone: sembra il titolo di un film o di un romanzo di formazione, e invece è la storia vera di Fabio Spano, giovane olbiese trapiantato a Tokyo.

La sua storia d'amore arriva dall'infanzia: "Il primo contatto con il giappone è avvenuto quando avevo 6 anni più o meno. Non ero molto sveglio o capace nei rapporti sociali, non mi interessavano ne il calcio ne nient’altro attirasse i miei coetanei, di conseguenza dai rapporti con le persone non traevo soddisfazione. La traevo invece dal mondo che mi creai da solo, in camera mia, fatto di fumetti, videogiochi, anime etc.. tutte cose provenienti dalla stessa isola, il Giappone".

L'interesse per il Giappone, racconta Fabio, è poi rimasto un piacevole hobby, fino a quando, nel 2008, il giovane geometra perde il lavoro a causa della crisi, e sceglie di vivere questa esperienza come l'opportunità di esplorare altre vie.

"Decisi di andare a lavorare con un permesso vacanza lavoro in Canada (già forte dei sei mesi passati in Australia subito dopo il diploma). Lì, ho conosciuto diversi professori di italiano; la loro vita mi piaceva e attirava, sembravano allegri, felici, attivi e ancora curiosi (la curiosità negli adulti l’ho sempre trovata rara).

Quando chiesi a questi professori come fare a diventare professore all’estero la risposta fu: laureati.

Scaduto il permesso in canada sono tornato in italia (2010) deciso a laurearmi (cioè deciso a iscrivermi all’università), ma era febbraio. Aspettai Settembre a Londra (lavorando in un ristorante di Gordon Ramsay) e mettendo soldi da parte. A settembre 2010 divenni (a 26 anni quindi) studente della facoltà di Lingue e Letterature straniere dell’università di Bologna dove riuscii a unire l’utile al dilettevole grazie a corsi di Didattica della lingua Italiana e delle lingue straniere e a quelli di lingua Giapponese".

L'esperienza bolognese risulta decisiva per Fabio, che, proprio grazie alla sua dedizione e attitudine per la materia, vince una borsa di studio per un periodo di 10 mesi in un università vicino Osaka, dove studia giapponese e insegna inglese.

Arrivato nel tanto sognato Giappone, Fabio vi si trova immediatamente a suo agio: "La cosa curiosa del mio approdo in giappone è stata l’assenza del “cultural shock”; ho letto visto e giocato a talmente tanto materiale proveniente dal giappone, materiale pregno della loro cultura, che inconsciamente avevo guadagnato un enorme bagaglio di sub-cultura. Per spiegarmi, sapevo come comportarmi sui mezzi pubblici (in giappone non si parla sul treno o sul bus) conoscevo la gestualità ma anche molte regole di bonton, la cucina, le tradizioni culinarie alle feste (non esiste manga che non celebri la cucina giapponese). Avevo addirittura sensazioni nostalgiche in un posto dove non ero mai stato prima, in effetti vedevo cose che erano state effettivamente parte della mia crescita".

Tornato in Italia, consegue la laurea, cercando di trovare una professione che lo riportasse nella terra dei suoi sogni: trascorre un periodo di ulteriore studio a Kyoto, e rientra poi in Sardegna, dove mette a frutto le sue competenze di docente di inglese laureato - con in più un alto livello di lingua giapponese - .

Nel 2016, arriva l'occasione: Fabio entra in contatto con un signore alla ricerca di un ragazzo con un profilo abbastanza particolare; tra i requisiti richiesti l'essere sardo, capace con inglese e giapponese e disposto a trasferirsi a Tokyo il prima possibile. Dopo un piccolo colloquio (a Tokyo) Fabio ottiene la posizione.

La compagnia del magnate con cui ha condotto il colloquio ha un negozio di vetro di Murano a Ginza (il quartiere di botique di lusso di Tokyo), dove il giovane olbiese lavora come stock manager e responsabile vendite.

Nei progetti di Fabio c'è una novità: "una cosa che chiamata ‘Sardegna Project’ che presto entrerà in moto; purtroppo ancora siamo in fase di pre-discussione quindi non posso dare particolari. Ma nel 2018, se tutto va bene, avrò molto di più da dire e probabilmente potrò svelare perché è così centrale il fatto che io sia sardo".

La storia di Fabio Spano è sicuramente una storia di grande studio e dedizione, ma soprattutto di enorme curiosità: è il percorso di uno spirito certamente insolito, appassionato e piacevolmente complesso; da un'isola all'altra, un olbiese alla corte dei manga.