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Estate 2020, Covid in Costa Smeralda: accusa di epidemia colposa per Billionaire

Chiusa l'indagine per tre discoteche

Estate 2020, Covid in Costa Smeralda: accusa di epidemia colposa per Billionaire
Estate 2020, Covid in Costa Smeralda: accusa di epidemia colposa per Billionaire
Olbia.it

Pubblicato il 22 June 2021 alle 23:24

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Tempio.  Mentre si pensa ad una riapertura delle discoteche in tutta Italia per il prossimo mese di luglio, a distanza di un anno dai casi Covid-19 scoppiati in alcune discoteche della Costa Smeralda nel corso dell'estate 2020, la Procura di Tempio Pausania ha chiuso le indagini formulando le accuse per tre noti locali della movida smeraldina. Il procuratore Gregorio Capasso per il noto locale Billionaire di Porto Cervo ha formulato l'accusa di epidemia colposa. Secondo quanto riportato dalle maggiori testate giornalistiche le indagini del pm avrebbero appurato che il noto locale sulla collina di Pantogia non avrebbe adottato tutte le misure necessarie per evitare che il virus Sars CoV2 si difondesse tra il personale, lasciando quindi che 14 dipendenti rimanessero contagiati dal terribile virus. Per i gestori degli altri due locali, il Phi Beach di Baia Sardinia e il Country club di Porto Rotondo, secondo quanto risultato al termine delle indagini, le dotazioni di mascherine distribuite al personale non sarebbero risultate sufficienti mentre i dpi non sarebbero risultati a norma. Per loro il reato sarebbe quindi di lesioni colpose.