Saturday, 20 April 2024

Informazione dal 1999

Politica

Olbia, Ztl: esposto al Prefetto contro il Comune

Olbia, Ztl: esposto al Prefetto contro il Comune
Olbia, Ztl: esposto al Prefetto contro il Comune
Angela Galiberti

Pubblicato il 16 June 2018 alle 14:10

condividi articolo:

Olbia, 16 giugno 2018 - La battaglia per le migliaia di multe staccate nella Ztl del centro storico di Olbia si fa dura: la Coalizione civica ha annunciato un esposto al Prefetto di Sassari. Lo scopo è mettere in pausa il Valicar e annullare le migliaia di multe rilevate.

Ad annunciare l'iniziativa sono stati i consiglieri comunali Antonio Loriga e Rino Piccinnu."Abbiamo speso 600 mila euro per spedire 15 mila raccomandate e stanziato 100 mila euro per un aiuto all'ufficio legale per i numerosi ricorsi che sono arrivati - afferma Rino Piccinnu - Le ultime novità riguarda la segnaletica: a cinque mesi dall'avvio della Ztl la città si è riempita recentemente di avvisi che avvertono della presenza delle telecamere. Cartelli obbligatori che avrebbero dovuto esserci sin dall'inizio".

Le motivazioni all'interno dell'esposto sono quelle che gli avvocati olbiesi hanno usato per il ricorso: "A questo documento ha lavorato un pool di professionisti eccezionali che desiderano rimanere anonimi perché non vogliono farsi pubblicità con questo. Ricorriamo al Prefetto perché è l'unicoche può sospendere i varchi e annullare le multe, tutte anche quelle delle persone che non hanno fatto ricorso".

I potenziali effetti di tali eventuali decisioni sono pesantissimi per il Comune, anche dal punto di vista politico. "Non ci limiteremo all'esposto - chiariscono Loriga e Piccinnu -: il Prefetto lo vogliamo incontrare di persona. Intanto, lunedì spediamo via Pec il documento".

"Abbiamo fatto mozioni, interrogazioni, abbiamo fatto una discussione in consiglio comunale - rincara Loriga -: loro non rispondono e vogliono solo fare cassa. Ora è arrivato il momento che decida qualcuno e questo qualcuno è il Prefetto".

Il documento è firmato da tutta la Coalizione civica, più il consigliere Davide Bacciu.

Riportiamo in versione integrale l'esposto che verrà inviato lunedì.

ESPOSTO AL PREFETTO - ZTL, COALIZIONE CIVICA

Oggetto: violazione del C.d.S. e della privacy e altre irregolarità nell’istituzione della ZTL elettronica

Il Comune di Olbia ha attivato un sistema di videosorveglianza denominato “VALICAR ZTL” della Società Maggioli S.p.A., con autorizzazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per installazione (d’ora in avanti il Ministero) di un sistema di controllo della ZTL del 19.07.2017 prot. 4624, elevando verbali a partire dal 29 gennaio 2018 contestando oltre 50.000 infrazioni.

Il Comune di Olbia, contravvenendo alle disposizioni della suddetta autorizzazione, oltre a non segnalare adeguatamente la ZTL, non ha posizionato il cartello controllo elettronico degli accessi nella segnalazione in loco né in quella di preavviso, comunque posta a meno di 50 metri dai varchi.

Inoltre, si rileva l'invalidità del sistema e per corollario la nullità in blocco dei verbali elevati tramite il predetto sistema per radicale violazione dell’articolo 79 del Regolamento di attuazione del codice della strada. Detta norma regola, infatti, la distanza e lo spazio minimo di avvistamento dei segnali di prescrizione, a seconda delle diverse tipologie di strade ove detti sono collocati;

Nel caso di segnale di ingresso in ZTL, il predetto regolamento di attuazione stabilisce, infatti, uno spazio minimo di avvistamento del segnale di almeno 80 metri, in guisa tale che i segnali siano visibili dall’automobilista sia di notte che di giorno e possano così dare la possibilità all’utente della strada di conformarsi per tempo al rispetto del comando in essi contenuto.

In questo caso nei luoghi di cui sopra mancava radicalmente il rispetto di tale norma dato che i cartelli di allerta e segnalazione delle aree a traffico limitato non sono stati affatto preceduti dalla prescritta segnaletica di preavviso collocata nel rispetto della distanza fissata ex lege, trovandosi viceversa esattamente a ridosso del confine dell’area a circolazione limitata, così ponendosi appunto in aperta violazione del regolamento citato e del buon senso.

Solo in data 17 marzo 2018, il Comune di Olbia si ravvedeva e apponeva la segnaletica nel rispetto della norma citata, mediante installazione della cartellonistica stradale alla distanza sopra indicata;

Ed ancora, il cartello controllo elettronico degli accessi è alternativo e obbligatorio alla segnalazione “rappresentativa immagine telecamera” imposta dal Garante privacy con provvedimento generale sulla videosorveglianza del 8 aprile 2010, punto 5.3 e ss., che è condizione di legittimità per sanzionare le violazioni al C.d.S.

Secondo la normativa privacy, senza l’apposizione dei suddetti cartelli alternativi, non è stata data “l’informativa minima”, integrando l’illecito amministrativo di omessa informativa ai cittadini.

Gli impianti video-fotografici devono essere sempre segnalati, come indicato nel provvedimento “videosorveglianza - Il decalogo delle regole per non violare la privacy” del 29.11.2000.

Tale omissione ha reso le risultanze degli accertamenti fotografici via strumenti elettronici illeciti ai sensi dell’articolo 11 comma 2 del D.lgs. 196 del 2003 e quindi colpiti da inutilizzabilità o nullità.

La Corte di Cassazione Civile, Sezione II, con sentenza n. 1479 del 02.02.2012, ha disposto che l’impianto di videosorveglianza ZTL debba essere segnalato mediante il cartello obbligatorio “controllo elettronico degli accessi” previsto dal punto 5.3.3 del provvedimento citato e dall’art. 3 del D.P.R. n. 250/1999.

La mancanza del cartello obbligatorio costituisce violazione di legge, rendendo la sanzione illegittima.

La videosorveglianza nella ZTL di Olbia viola sia il C.d.S che la privacy e persiste da gennaio 2018.

Osservando, inoltre, la violazione dei precetti previsti in tema di tutela della privacy, si osserva come il Garante a tutela della privacy ha prescritto, che anche per gli impianti elettronici posti sui varchi che delimitano le ZTL, vi è l’obbligo alla informativa sintetica di cui all’art. 13 della legge 196/2003; ciò è stato riconosciuto anche dalla giurisprudenza dei giudici di pace (si veda Giudice di Pace di Nuoro, sent. n.132/2014).

In sintesi, detta autorità amministrativa ha imposto che anche i conducenti e i pedoni che transitano in aree dove sono attivi sistemi elettronici di rilevazione, devono essere preventivamente informati della esistenza di impianti di videosorveglianza; tale informativa minima si raggiunge apponendo nelle immediate vicinanze del sistema di rilevazione elettroniche una specifica segnaletica che ritrae una telecamera con specifiche scritte, come da fac-simile previsto nel medesimo decreto;

Preme sottolineare, come la rilevanza e pertinenza di tale obbligo impositivo di segnalazione è stata confermata sia dalla giurisprudenza di merito che di legittimità: in particolare, preme segnalare la sentenza 132/2014 del Giudice di Pace di Nuoro.

Inoltre, l’indicazione contenuta negli avvisi di perimetrazione e determinazione della zona ad interdizione del traffico veicolare, recitava formalmente la dicitura di “varco attivo”, con una tanto evidente quanto equivoca espressione circa la sussistenza o meno del diritto di passaggio.

Ed ancora, non può non osservarsi come, in materia di illecito amministrativo, rileva il principio di tassatività, proprio della materia penale, in forza del quale occorre che il precetto, per poter essere giuridicamente operativo, abbisogna di una formulazione chiara e precisa del comando in esso contenuto, è stato indirettamente recepito all’art. 3 I comma L. 689/81, laddove viene sancito il principio di esclusione della responsabilità in tutti i casi in cui il soggetto abbia agito con una condotta improntata a buona fede.

Ed allora, e salvo prova contraria i verbali sono tutti viziati da nullità per inesistenza della notifica in quanto effettuata da soggetto non abilitato, ovvero la Maggioli Serv. Centro Servizi Verbali c/o Bologna CMP 40131 Bologna (BO) (d’ora in avanti Maggioli), per tramite di Poste Ita-liane spa, ovvero notificato da soggetto non avente la qualifica di Agente notificatore in violazione dell’art. 3 della Legge 890/82. Ed invero, tale norma prevede che “l’Ufficiale Giudiziario scrive la relazione di notifica sull’originale e sulla copia dell’atto, facendo menzione dell’ufficio postale per mezzo del quale spedisce la copia al destinatario in piego raccomandato con avviso di ricevimento […] presenta la copia dell’atto da notificare in busta chiusa, apponendo su quest’ultima la indicazione del nome, cognome, residenza o dimora o domicilio del destinata-rio[…] vi appone, altresì il numero del registro cronologico, la propria sottoscrizione e il sigillo dell’ufficio”. Inoltre, l’art. 201 del C.d.S. recita che: “alla notificazione si provvede a mezzo degli organi indicati nell’art. 12, dei messi comunali o di un funzionario dell’amministrazione che ha accertato la violazione, con le modalità previste dal codice di procedura civile, ovvero a mezzo della posta, secondo le norme sulle notificazione a mezzo del servizio postale” (Cassazione. S.U. Sent. n. 20440, 21.09.2006).

In questo caso, è dimostrabile dalla mera lettura del verbale che la procedura di notifica è viziata e quindi illegittima in quanto il mittente è appunto, nel caso di specie, la Società Maggioli supra meglio descritta, alla quale va restituito l’atto in caso di mancato ritiro alle poste, e non l’Ente pubblico che emette l’atto (il solo legittimato ad essere coinvolto in tale adempimento di notifica) ovvero il Comune di Olbia. Detta in altri termini, la procedura di notifica de qua è stata effettuata contrariamente alle disposizioni di rito (contra legem) e dunque è nulla, in quanto il verbale è stato notificato da un Organismo privato (Società Maggioli) violando in tal modo il precetto delle citate norme in combinato disposto con l'articolo 149 del codice di procedura civile;

Ed ancora, in tema di pluralità di multe per le infrazioni commesse nelle zone a traffico limitato infatti, occorre precisare che non ogni rilevazione di accesso alla ZTL costituisce un illecito distinto e, per logica conseguenza, nel caso di rilevazioni simultanee, non è possibile elevare più contravvenzioni (cfr. Trib. Pisa, sent. 854/2016).

In proposito, giova ribadire come il predetto art. 8 L. 689/81, preveda espressamente come “…chi con un'azione od omissione viola diverse disposizioni che prevedono sanzioni amministrative o commette più violazioni della stessa disposizione, soggiace alla sanzione prevista per la violazione più grave aumentata fino al triplo…”.

Tale principio, nel caso che qui interessa non è certamente stato rispettato.

Inoltre, il Comune di Olbia, nella domanda di autorizzazione inoltrata al Ministero, cosi come sottoscritto con firma certificata dal Sindaco dott. Nizzi e dal Comandante della Polizia locale dott. Mannoni, si è impegnato a rispettare il provvedimento generale sulla videosorveglianza - 8 aprile 2010.

Si rimarca che, prima del 17.03.2018, non sono stati apposti i cartelli indicanti il numero verde per autorizzare il passaggio dei diversamente abili non residenti.

I disabili, residenti e non residenti in Ztl, sono stati sanzionati con tali risultanze fotografiche illecite. Ulteriori irregolarità e restrizioni arbitrarie sono state rilevate per gli accessi in vie limitrofe alla ZTL e dei fornitori delle attività economiche del centro storico.

Centinaia di cittadini hanno presentato richiesta di autotutela, rigettata in toto dal Comando dei Vigili, mentre i Consiglieri Comunali di opposizione hanno posto domande all’amministrazione sul rispetto delle procedure previste dal Ministero, in particolare, sul cosiddetto periodo di pre-esercizio obbligatorio di trenta (30) giorni del regime ZTL che si sarebbe dovuto svolgere sotto il controllo dei vigili urbani di Olbia.

La risposta del Comandante dei Vigili è stata lacunosa e nessun documento comprovante il corretto svolgimento del regime di pre-esercizio è stato prodotto.

Considerate le ripetute e reiterate violazioni di legge, provvedimenti, regolamenti e dello Statuto comunale, il sottoscritto chiede all’IlI.mo Signor Prefetto intervento d’autorità, con sospensione immediata e in via cautelativa di tutti i verbali elevati per infrazione alla ZTL, che proceda celermente con misure e controlli amministrativi, al fine di ripristinare la legalità e buon andamento della Pubblica amministrazione.

Distinti saluti I Consiglieri comunali