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Cronaca

*ESCLUSIVO* Porto Rotondo ospita un matrimonio da favola

*ESCLUSIVO* Porto Rotondo ospita un matrimonio da favola
*ESCLUSIVO* Porto Rotondo ospita un matrimonio da favola
Laura Scarpellini

Pubblicato il 09 September 2019 alle 20:05

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Olbia, 9 settembre 2019 - Questa volta la Gallura è stata molto di più del solito paesaggio meraviglioso nel quale turisti provenienti da tutto il mondo vengono a cercare relax e glamour.

Lo scorso fine settimana nella riservatezza della struttura ricettiva "Su Pavoni" a Porto Rotondo, si è svolta una funzione religiosa alquanto particolare e suggestiva.

L'incanto di un matrimonio, che sta a significare l'unione totale per la vita di due individui, è stato reso ancora più importante per diversi fattori.

Il rito ebraico non viene celebrato così spesso qui in Gallura.

Se a questo aggiungiamo poi che ad officiare la cerimonia è stata una rabbina, rendiamo l'evento ancora più particolare ai nostri occhi.

Ma non ci fermiamo qui di certo: un grande ostacolo da superare aleggiava nell'aria.

Lo sposo non ha abbracciato la fede ebraica della futura moglie rimanendo di fede cattolica, e ciò ha comportato non poche difficoltà.

E così, come nelle favole d'amore più belle, la purezza dei sentimenti ha vinto su tutto.

Daniel Denegri che da sardo atipico ormai è da considerasi cittadino del mondo, ha preso in moglie la tedesca ebrea Eugenia Kaplun, già sua compagna da tempo.

Pochi attimi prima della cerimonia abbiamo raggiunto l'emozionato promesso sposo che ci ha raccontato del perché della sua scelta di sposarsi qui a Porto Rotondo: "Sono nato ad Olbia dove ho vissuto per tanti anni, mia madre è sarda e mio padre è un piemontese che della Sardegna ne ha fatto la sua seconda casa da tempo ormai. Io, per studi prima e per lavoro successivamente, ho viaggiato molto nella mia vita, fin quando il mio cuore si è fermato in Germania.

Abbiamo scelto di sposarci qui perché questa terra la sento comunque mia, segno delle mie radici e delle mie emozioni più belle. Il grande ostacolo che abbiamo trovato è stato trovare qualcuno disposto ad officiare la nostra "unione mista" che difficilmente si coniuga con i dettami della religione ebraica. Quando non ci credevamo più, tutto si è reso possibile grazie alla deliziosa rabbina che si è assunta la responsabilità di celebrare il nostro matrimonio "proibito". Tutte le movenze, i riti e i dettami ebraici hanno un forte impatto emozionale, dove nulla è lasciato al caso. Tutta la cerimonia si è svolta in lingua inglese, a sottolineare quasi l'internazionalità della giornata.

La tradizione ebraica è molto rigida, ma nello stesso tempo alquanto suggestiva, e se a tutto questo aggiungiamo poi l'accoglienza locale e un meraviglioso giardino in cui camminano indisturbati decine di pavoni multicolori, sembra proprio di vivere in una favola.

Il rito del "bicchiere rotto" che gli sposi calpestano a testimoniare l'imperfezione del matrimonio che ha in continuazione bisogno di cura e attenzione, ha dato il via a festose danze in cui i commensali tutti insieme si sono lanciati con grande fragore. Gli invitati della giovane coppia sono giunti da ogni parte del mondo. Erano presenti giapponesi, canadesi, americani, tedeschi, senegalesi, tedeschi, italiani e australiani.

È stato l'evento nell'evento per la solennità dell'occasione, per l'importanza religiosa e per il trionfo dei grandi sentimenti che come nelle favole supera tutti gli ostacoli. I moderni Romeo e Giulietta, questa volta osteggiati dalle loro diverse religioni, hanno coronato qui il loro sogno. In questo angolo di Costa Smeralda incantata hanno dato il via a una splendida favola, in cui tutto è possibile quando si ama.