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*ESCLUSIVO* Il Futuro di Olbia: la trattativa Giunta Nizzi - Cina

*ESCLUSIVO* Il Futuro di Olbia: la trattativa Giunta Nizzi - Cina
*ESCLUSIVO* Il Futuro di Olbia: la trattativa Giunta Nizzi - Cina
Angela Galiberti

Pubblicato il 07 April 2018 alle 14:06

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*ESCLUSIVO* Un progetto miliardario nel cuore di Olbia, che lega la Giunta Nizzi ad importanti investitori Cinesi, rivoluzionerà interi quartieri e il Waterfront di Olbia. La firma è di un importante Architetto legato al territorio.

CAPITOLO 1. Olbia, 07 aprile 2018 – Immaginate una città ridisegnata nella sua parte a mare per chilometri e chilometri con architetture moderne, lunghissime passeggiate sospese tra mare e terra, servizi turistici predisposti per una clientela orientale e uno skyline completamente rivoluzionato. Entrando un po' più nello specifico, dove oggi ad esempio vediamo case, uffici, palazzine popolari, le attività e la scuola di via Redipuglia, artiglieria, ferrovie, lo stadio sorgeranno 3.000 appartamenti da 100 mq, alberghi di altissimo livello con 2.500 posti letto, Casinò, Teatro, un Porto turistico che parte dal Molo Brin e termina al ponte di ferro, shopping center & boutiques, parchi e aree verdi costruite specificatamente per l'incoming di clientela orientale di alta fascia.

Si chiama “Urban Planning Project” ed è la proposta progettualeda oltre un milione di metri cubi che, se mai potesse avere un seguito, riqualificherebbe completamente interi quartieri della Città di Olbia. Secondo i documenti in nostro possesso, il progetto – che sarebbe a una fase piuttosto avanzata almeno sotto il profilo delle trattative tra il Comune di Olbia e una serie di investitori stranieri (cinesi) – prevede la realizzazione di un porto turistico per maxi yacht di 290 mila metri quadri con annesso centro commerciale, la "demolizione e ricostruzione di quattro quartieri con aumento volumetrico del 200%", due campi da golf (di cui uno urbano), la realizzazione di un intero sistema turistico-alberghiero pensatoper una clientela dagli occhi a mandorla in cerca di un posto esclusivo.

Per capire di cosa stiamo parlando, facciamo un passo indietro: precisamente nell’anno del Signore 2017, quando l’assessore comunale al Bilancio Michele Fiori e il presidente del Consiglio comunale Giampiero Mura vengono invitati, nel mese di luglio, al Forum Mondiale delle Città dei Canali, ovvero il WCCO: una organizzazione non-profit con sede a Yangzhou (Cina) che riunisce le più importanti città dei canali del mondo.

CLICCA LA FOTO PER INGRANDIRLA: Olbia Urban Planning CINESE

Mura e Fiori, nel settembre 2017, partecipano all’annuale Forum mondiale di tale organizzazione all’interno di una delegazione italiana formata daSimone Padoan (Segretario Generale associazione EEGEX per la promozione e trasferimento di tecnologie e Know How nel settore ambiente e energia) e da alcuni ciceroni molto importanti: Irene Pivetti (presidente di Only Italia, piattaforma commerciale e di investimenti che supporta le imprese medio-piccole nelle attività di esportazione), Wei Fugen (direttore del cosiddetto Parco Agroalimentare di Yangzhou), Zhongxing Zhou (coodirettore dell’Ufficio Europeo con la presidente Pivetti) e Riccardo Zhou.

Tema del world forum? “Nuove opportunità per le città dei canali all’interno dell’iniziativa Belt & Road”, ovvero il colossale progetto cinese che punta a unire – con una vera e propria cintura di infrastrutture – sessanta Stati nazionali tra Asia, Europa e Africa creando una nuova e moderna Via della Seta. Protagonista assoluta di questo immenso progetto economico e geopolitico? Ovviamente la Repubblica Popolare Cinese con i suoi invidiatissimifondi di investimento.

In occasione del meeting, Mura e Fiori hanno incontrano i responsabili principali del settore turistico, commerciale e culturale del distretto di Yangzhou.

I contatti tra Olbia e la Cina continuano nelle settimane successive al suddetto Meeting Mondiale, durante il quale vengono individuate e illustrate le possibilità di sviluppo (e quindi di investimento) che possono essere concretizzate grazie al Belt & Road.

A ottobre 2017, a Olbia, avviene un incontro ufficiale tra l’Ente comunale – rappresentato dal sindaco di Olbia, Settimo Nizzi – e una delegazione cinese, guidata da Irene Pivetti (presidente di Only Italy).

A dicembre 2017, il sindaco Nizzi vola in Cina accompagnato da Massimo Putzu (presidente Aspo) e da Irene Pivetti: il Comune di Olbia aderisce ufficialmente al WCCO.

Nizzi in Cina

E’ in questo contesto generale che si concretizza la proposta progettuale “Urban Planning Project”: un’idea ambiziosa che si regge, a giudicare dai documenti, sulla messa in sicurezza dei canali della Città di Olbia che viene conseguentemente abbinata a una riqualificazione urbana profonda e allo sviluppo di un distretto turistico dedicato alla clientela cinese/asiatica.

Nelle carte in nostro possesso, in cui si legge la dicitura “Arch. Gianni Gamondi”, vengono individuate le aree di intervento e le infrastrutture che potrebbero un giorno essere realizzate: cinque alberghi (tre sul Rio Seligheddu, uno sul mare e uno nel campo da golf “urbano” che parte a Tannaule e arriva alla Olbia-Sassari), uno shopping center in via Redipuglia, tre centri residenziali sul mare (precisamente sponda sud del golfo interno), un casinò al posto dell’ex Alberghiero e un grande teatro in “zona” Michelucci.

Le aree e gli immobili pubblici e privati coinvolti dal progetto sono Tannaule (via del Rubino e terreni limitrofi), zona Baratta-Sa Fossa, l’ex Artiglieria, via Redipuglia e quartiere retrostante, via Roma e Zona Mogadiscio, Piazza Crispi, Molo Brin, Poltu Cuadu e Sa Marinedda. Secondo i documenti, trattandosi di un progetto d'insieme e di pubblico interesse, solo qualora alcuni privati non prendessero in nessun caso in considerazione l'opzione di vendita l'ente dovrebbe necessariamente provvedere all'esproprio.

Sempre stando ai documenti in nostro possesso, condizione imprescindibile per la realizzazione di questa proposta è la mitigazione del Rischio Idrogeologico della Città di Olbia, in particolare con il progetto proposto dalla Technital che propone un “meta progetto” di riqualificazione ambientale proprio del canale coinvolto maggiormente dalla proposta “Urban Planning”: il rio Seligheddu. Lo scopo è molteplice: mettere in sicurezza, da un punto di vista idrogeologico, le aree interessate e ampliare i canali per renderli navigabili al fine di collegare le varie zone oggetto di riqualificazione da parte degli importanti investitori.

Al momento – sempre a giudicare da quanto scritto nei documenti – l’Urban Planning si troverebbe in una fase cruciale: mancherebbero all’appello alcuni passaggi finali per avviare l'iter, come ad esempio il progetto di riqualificazione dell’Ansa Sud (la cui gara d’appalto europea sarebbe a buon punto).

Manca, soprattutto, la firma sul Protocollo di intesa tra l’Ente pubblico e gli investitori.

Altre aree, secondo le relazioni, come Cugnana Verde, Porto Rotondo, Portisco e La Maddalena potrebbero essere oggetto d'insediamento turistico-immobiliare orientale. "L'obiettivo finale è quello di realizzare un Hub nel Mar Mediterraneo a due ore dalle Capitali Europee, coordinato e gestito da un unico soggetto societario" così come è stato già fatto a Manchester ove, vista l'importanza dell'intervento, è stata predisposta la segnaletica in lingua cinese e locale.

Come sempre, rimaniamo a disposizione per qualsiasi replica o approfondimento da parte dei soggetti coinvolti.