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Cronaca

Escalation di attentati in via Bellini, tre atti intimidatori in 36 ore

Escalation di attentati in via Bellini, tre atti intimidatori in 36 ore
Escalation di attentati in via Bellini, tre atti intimidatori in 36 ore
Olbia.it

Pubblicato il 12 June 2011 alle 03:32

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Il suv incendiato nella notte tra giovedì e venerdì

Via Bellini, da qualche giorno a questa parte, balza quotidianamente agli onori delle cronache. Dopo l’interruzione della fornitura idrica determinata da Abbanoa, da giovedì notte sono gli attentati incendiari a preoccupare l’intera zona. La vittima è sempre la stessa, Smeraldo Luzzi, 41 anni, già noto alle forze dell’ordine per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Secondo alcune indiscrezioni, l’uomo di origine pugliese sarebbe uscito di galera non da molto tempo. Gli attentati ai danni di Luzzi sono tre, avvenuti tutti nel giro di 36 ore.

NOTTE TRA GIOVEDI’ E VENERDI’ – Il primo attentato incendiario si è consumato intorno all’una di notte in via Bellini, nel quartiere di Sant’Antonio. L’auto colpita dalle fiamme, di proprietà della figlia dell’uomo, è stata spenta grazie al pronto intervento degli abitanti della zona. All’arrivo della squadra dei Vigili del Fuoco, infatti, l’incendio era pressoché spento. L’indizio che lascia presupporre l’origine dolosa dell’incendio è rappresentato dal ritrovamento di una bottiglia di plastica vicino alla macchina. Oltre ai Vigili del Fuoco, sono intervenute le pattuglie dei Carabinieri e della Polizia.

VENERDI’ NOTTE - Questa volta non hanno aspettato nemmeno lo scoccare della mezzanotte. Gli attentatori, dopo neppure 24 ore dal precedente attentato, colpiscono nuovamente la famiglia di Smeraldo Luzzi. Dopo l’incendio del suv avvenuto la notte prima, intorno alle 23 di venerdì è stata data alle fiamme la seconda auto dell’uomo, una Peugeot 206 cc parcheggiata sotto le case popolari di via Bellini. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco, i Carabinieri e la Polizia. Secondo alcuni testimoni, qualcuno avrebbe notato uno scooter, guidato da una persona con la felpa bianca, sfrecciare velocemente qualche istante dopo l’attentato.

SABATO POMERIGGIO – Quello di ieri è il meno grave degli attentati. Verso le tre del pomeriggio, infatti, è stato dato alle fiamme un piccolo cassonetto dei rifiuti situato dinanzi all’abitazione di Smeraldo Luzzi. Le fiamme sono state soffocate immediatamente dagli abitanti della zona. Stando ad alcune rivelazioni, non sarebbero intervenuti i soccorsi. Il gesto sarebbe riconducibile ai due precedenti.