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Cronaca

Enpa: giù le mani da Willy. "I turisti rispettino gli animali"

Enpa: giù le mani da Willy.
Enpa: giù le mani da Willy.
Dénise Meloni

Pubblicato il 31 August 2017 alle 18:01

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Oristano, 03 agosto 2017 – «L’unico problema della spiaggia oristanese della Caletta, in Sardegna, sono i turisti incivili e irrispettosi della natura e degli animali. Non certo il povero caprone Willy che si è preso gli schiaffi di un bagnante senza reazione alcuna». Lo dichiara l’Ente Nazionale Protezione Animali in merito all’aggressione subita dal caprone Willy nella spiaggia della Caletta (Oristano), ad opera di un turista, è documentata da un video che in queste ore sta circolando sui social e su alcune testate online. Dalle immagini si vede il caprone mentre si avvicina tranquillamente ad alcuni bagnanti e un uomo che, per tutta risposta, lo aggredisce colpendolo prima con un oggetto non meglio identificato, poi prendendolo a schiaffi. Nonostante le percosse, Willy mantiene la calma e inizia ad allontanarsi dal gruppo di persone presenti in spiaggia.

«Questo video – prosegue Enpaè un piccolo compendio di come non ci si debba comportare con un animale, tanto più se appare tranquillo e inoffensivo. Ma il video è anche una evidente conferma della psicosi zoofobica alimentata dalle martellanti campagne allarmistiche su lupi, orsi, cinghiali, nutrie, caprioli e su ogni altra specie animale a noi invisa semplicemente perché sospettata di interferire con le nostre attività». Nel caso in questione, se la presenza di Willy era motivo di preoccupazione o di timore i bagnanti si sarebbero dovuti allontanare oppure chiedere aiuto alle autorità, o al proprietario di Willy. E’ invece qualcuno ha pensato sconsideratamente di trasformarsi in giustiziere, con il rischio di provocare una naturale e legittima reazione difensiva dell’animale. Ma per fortuna Willy, che non è un animale aggressivo, ha incassato i colpi senza reagire.

«Invitiamo tutti alla massima responsabilità. Il proprietario del caprone, affinché lo custodisca con la dovuta cura e le dovute attenzioni. Ma anche turisti e bagnanti, specie quelli che considerano Willy come una mascotte, affinché lo trattino per ciò che egli è. Un essere senziente e non un peluche, né un’attrazione. In ogni caso – prosegue Enpa – non siamo disposti a tollerare alcun provvedimento discriminatorio nei confronti di Willy».

Foto di copertina: Laura L'accabbadora