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Cronaca

Emergenza senzatetto, Mattana: serve un centro diurno

Emergenza senzatetto, Mattana: serve un centro diurno
Emergenza senzatetto, Mattana: serve un centro diurno
Angela Galiberti

Pubblicato il 01 July 2013 alle 23:51

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Ginetto Mattana riceve dal sindaco Giovannelli il "Premio Bontà" Ginetto Mattana riceve dal sindaco Giovannelli il "Premio Bontà" Olbia – La Polizia Locale di Olbia, guidata dal Comandante Gianni Serra, ha dato il via a una vasta operazione di controllo sul territorio il cui scopo è quello di limitare il fenomeno dei bivacchi abusivi nelle case diroccate della Città di Olbia. Fenomeno in netta crescita anche a causa dell'estate, stagione di lavoro per tanti ambulanti che giungono ad Olbia in cerca di fortuna. Ma servono davvero queste azioni capillari? Lo abbiamo chiesto al Premio Bontà “Antonio Degortes” 2013 Ginetto Mattana, presidente di Libere Energie, l'associazione olbiese che da tempo si occupa del problema dei senzatetto. “Penso che il rispetto della legge sia doveroso da parte di tutti – ha dichiarato Ginetto Mattana – il problema è, semmai, un altro. Dopo il rastrellamento che si fa? Nulla, non c'è un alternativa. Il problema esiste, i numeri sono questi e la città deve farsi carico del problema. Lo deve affrontare”. Ginetto Mattana non parla per sentito dire. La sua associazione vive tutti i giorni a contatto con questa realtà cercando di portare sollievo e umanità nei luoghi dove, spesso, tutto questo manca. Questa domenica, grazie all'aiuto di amici e volontari, Libere Energie ha distribuito 65 pasti ad altrettanti clochard. L'impegno dell'associazione, nonostante la scarsità di fondi, è costante. Ma ad Olbia i problemi sono tanti e non riguardano solo l'assenza di una mensa aperta la domenica.In città mancano delle strutture utili come le docce pubbliche – ha aggiunto Mattana – le quali potrebbero dare sollievo a tante persone, specie a quelle che non riescono a entrare nel Dormitorio di via Canova. Poi ci vorrebbe un dormitorio di emergenza per chi, la sera, si ritrova ubriaco agli angoli delle strade. Queste persone in stato alterato di coscienza non possono entrare al Dormitorio, è la regola. Serve, dunque, un ricovero anche per loro”. Ginetto Mattana ci tiene a precisare che gli “ubriaconi” non sono persone cattive, ma solo persone sole. “Per risolvere questo problema basterebbe avere un Centro Diurno – ha continuato il presidente di Libere Energie – è il nostro sogno. Questo centro darebbe modo a queste persone di passare del tempo in modo diverso, senza il bricchetto di vino a fianco. Si sentirebbero utili, inizierebbero un percorso di rinascita. E il fenomeno diminuirebbe”. Insomma, per Libere Energie il fenomeno può essere “tamponato” offrendo semplicemente dei servizi ad hoc sul territorio. “Abbiamo delle idee sul come sensibilizzare le persone” ha concluso Mattana.