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Elezioni regionali, Laboratorio Gallura lancia un appello alle forze identitarie

Elezioni regionali, Laboratorio Gallura lancia un appello alle forze identitarie
Elezioni regionali, Laboratorio Gallura lancia un appello alle forze identitarie
Olbia.it

Pubblicato il 13 December 2013 alle 12:30

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Olbia – Pochi punti, chiari ed espliciti: così il Laboratorio Gallura vuole stimolare un vero dibattito propositivo tra tutte le forze identitarie della Sardegna in vista delle prossime elezioni regionali. Lo scopo è quello di unire tali forze sotto un'unica bandiera con un unico obiettivo: vincerle queste elezioni, senza doversi accontentare di superare lo sbarramento e agguantare qualche seggio. Mercoledì mattina, il Laboratorio Gallura ha reso pubblico il documento che intende indirizzare alle forze indipendentiste, tra le quali viene incluso anche il movimento “Unidos” di Mauro Pili. “Noi non dobbiamo chiuderci pregiudizialmente a nessuno – ha detto Moreno Contini, membro di Laboratorio Gallura – dobbiamo aprirci e lottare per una Sardegna migliore. Non tutti i sardi sono d'accordo con l'indipendentismo, ma tutti i sardi desiderano una Sardegna migliore. A queste persone noi dobbiamo parlare portando come esempio le nostre idee”. Per costruire una Sardegna migliore bisogna, innanzitutto, affrontare queste elezioni in modo unito e paritario, pensando al bene dei sardi e mettendo da parte i particolarismi interni senza, però, mortificare la storia e le differenze. Queste, però, non devono prevalere sul bene comune. Una volta stabilito questo, le forze identitarie devono darsi un programma condiviso, che secondo il Laboratorio Gallura, può essere basato su ciò che unisce i vari movimenti. Patti chiari, amicizia lunga: è questo il sunto del documento, perchè solo in questo modo si può avere una chance per vincere. Una volta vinte le elezioni, le forze indipendentiste dovranno compiere dei passi strategici per migliorare la condizione dei sardi. Per il Laboratorio Gallura sono indispensabili la sovranità nei settori strategici (infrastrutture, trasporti,), la riforma degli assetti istituzionali, l'apertura dell'agenzia delle entrate sarda, la sovranità fiscale, l'attivazione della zona franca, la creazione di una moneta regionale (“su francu sardu”), la riforma dello statuto sardo, l'avvio di politiche di governo regionale e – dulcis in fundo – la regolamentazione delle droghe. Quest'ultimo punto farà discutere molto, specialmente i benpensanti. Laboratorio Gallura non ne fa una questione morale, ma di semplice “real politik”. Del resto, il mercato delle droghe è in mano alla malavita: se fosse, invece, nelle mani dell'istituzione pubblica sarebbe tutto alla luce del sole, sarebbe controllato soprattutto dal punto vista sanitario, mentre la malavita perderebbe la sua principale fonte di guadagno.