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Elezioni Olbia: intervista a Maria Teresa Piccinnu (M5S Olbia)

Elezioni Olbia: intervista a Maria Teresa Piccinnu (M5S Olbia)
Elezioni Olbia: intervista a Maria Teresa Piccinnu (M5S Olbia)
Angela Galiberti

Pubblicato il 20 April 2016 alle 19:56

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Olbia, 20 Aprile 2016 - Continuano le interviste ai candidati a Sindaco della Città di Olbia. Oggi è il turno di Teresa Piccinnu del Movimento 5 Stelle Olbia.

Teresa Piccinnu, ci sono 3aspetti sui quali si concentrano i suoi detrattori: il suo "non abitare stabilmente" ad Olbia, l'abuso edilizio di suo padre, la presunta affiliazione della sua famiglia alla massoneria. C'è chi dice che, con questi "punti deboli", lei non può parlare di onestà e non può candidarsi.

Nel 2011 mi sono riavvicinata molto a Olbia, pensando anche di puntare su uno studio professionale anche qui, per poter mantenere un collegamento. Finché, dopo qualche anno, non ho preso la residenza. Quindi, ho la residenza a Olbia da anni. Tutta la mia famiglia frequenta Olbia. Il punto è: vivo qui? Vivo sia qui che a Bologna, l'ho sempre detto. Ho uno studio qua insieme a una collega, ma ho puntato su un lavoro che mi consentisse di lavorare anche al mare da un computer.Quando mi sono approcciata al movimento, pur frequentando altri meet up a Bologna, mi sono amalgamata con Olbia. Per quanto riguarda l'onestà, nessuno può dire che io sono più onesta o disonesta di un altro candidato. Purtroppo i rapporti familiari non possiamo sceglierli. Per quella casa evidentemente ci sono dei problemi. Quando ci sarà il decorso del contenzioso finirà la storia che è iniziata quando avevo 25 anni e forse finirà quando sarò in pensione, non lo so. Sicuramente mio padre non è grillino ed è forse uno dei motivi che mi ha portato ad essere in contrapposizione con lui perché siamo molto lontani su tanti fronti. Non è che condividiamo le idee su come Olbia deve crescere e non perché ha 70 anni. Siamo lontani per la visione che noi abbiamo di Olbia. La sua è la mentalità del "costruiamo, costruiamo", la nostra è quella della riqualificazione. Quindi, ripeto, il contenzioso farò il suo corso. Ne prendo atto. Non posso condizionare il comportamento di nessuno. Perché non dovrei candidarmi per questo? È una cosa alla luce del sole, il meet up l'ha sempre saputo. Sembra lo scoop dell'anno. Sulla massoneria... più che ridere e scherzarci sopra cosa potrei fare? Spero di non incontrarla, perché rischio di non riconoscerla non sapendo di cosa stiamo parlando.

Quindi, la parola onestà che ripetete così spesso a cosa si riferisce?

Noi parliamo di un sistema che ha degli anticorpi. Noi vogliamo aprirci completamente ai cittadini. Siamo per la trasparenza totale, per il coinvolgimento degli olbiesi su ogni cosa. Vogliamo fare tanti concorsi di idee. Ci sono dei sistemi per cui è difficile che l'onestà non prevalga. Gli appalti si devono affidare con un iter particolare che noi proponiamo. Al di là della persona, noi diciamo non le persone ma le idee sono protagoniste. Sembra una frase fatta, ma con le idee noi vogliamo rivoluzionarie questa mentalità che noi abbiamo. Noi condividiamo tutto, noi facciamo votazioni anche quando andiamo mangiare la pizza. Potrei condizionare qualcosa? No. Il sindaco è un portavoce. C'è una squadra che gira. Si crea un sistema per cui il sindaco non può farsi i cavoletti suoi. Anche per quanto riguarda la squadra di governo, noi cambieremo le cose. Ci sono coalizioni che hanno già spartito gli assessorati. Noi, per gli assessorati, facciamo il bando.

Questa cosa del bando pubblico, però, può trarre in inganno. Saprete sicuramente che, una volta che gli eletti vengono proclamati, bisogna convocare il Consiglio comunale e presentare in quella seduta la giunta al completo. Non stiamo parlando di 90 giorni di tempo...

LA terminologia è impropria. Diciamo bando pubblico per far capire il concetto, in realtà si tratta di una Chiamata Pubblica. Faremo un bando con un regolamento, esattamente come abbiamo fatto per i consiglieri. E chi vorrà potrà proporsi. Poi, chiaramente, c'è un regolamento di Meet Up che dice che poi decidiamo noi. Gli attacchi che ci arrivano sono anche per questo e ti rispondo anche: cosa vorresti decidere tu? Ci sono attivisti che hanno lavorato un anno per un programma e non è che adesso arriva un esterno e lo facciamo assessore. Certo è che se si presenza Renzo Piano, la risposta vien da sola. Se alla chiamata pubblica pubblica si presentano personalità che non sono del movimento, ma che sono il top nella loro settore... ben vengano! Ben venga "Renzo Piano". Per noi è importante la chiamata pubblica. Faremo una cernita dei curriculum e riteniamo che già prima del 5 Giugno la cittadinanza olbiese saprà cosa sta votando e non sarà una scatola chiusa. Sfidiamo qualsiasi altra coalizione a dire chi saranno gli assessori. Noi prima ancora del voto diremo che all'assessorato all'Urbanistica avremo questa persona in particolare e così via per tutti gli assessorati. E cercheremo di mettere on line anche i loro curriculum. A Bologna l'hanno già fatto. Noi abbiamo anche già presentato i consiglieri. Vogliamo essere un libro aperto. Siamo un movimento di cittadini e vogliamo il contributo degli olbiesi. Noi abbiamo una visione per Olbia, ma le condivideremo con gli olbiesi. Ci sono dei punti del programma che ci sono stati indicati dai cittadini. Perché diciamo che ci vogliono i concorsi di idee? Perché non ci si può limitare al progetto fatto internamente dai tecnici comunali per cose di vastissima portata. Secondo i nostri tecnici, il progetto del porto turistico è riduttivo. Apriamoci a quello che succede a livello internazionale. Guardate cosa è successo al Piano Mancini. Siamo contrari su tutto: dal progetto alle modalità di affidamento.

Il fatto di aver vissuto parte della sua vita fuori Olbia può essere un valore aggiunto? Considerando questua sua esperienza "esterna", cosa c'è di negativo ad Olbia? E cosa c'è di positivo?

Per me sì, può esserlo. Cose negative? Olbia dà molte cose per scontate e spesso si dice "no, non facciamo questa cosa dai" oppure "non toccare quello perché è così, e così deve rimanere". E' una mentalità rigida, da spingere e dà molte cose per scontate. Olbia è in salita da anni. Se tu affronti una salita, devi prendere velocità. Se non vai più veloce, alla fine ti fermi e cadiindietro. Olbia è una città in salita, che si è fermata e che sta tornando indietro. Se ascoltate i commercianti, dicono tutti "Olbia è tornata indietro". L'aspirazione massima è che torni agli anni passati. Io dico No.. basta passato! La mia aspirazione è che faccia un volo! Non che torni indietro. Noi abbiamo sentito questo, c'è tanta rassegnazione. Cosa c'è di positivo? Il cuore. (Si commuove ndR) Il cuore. Quando parlano di Olbia e della Sardegna fuori e sento un commento negativo divento una iena. C'è tanto cuore. Perché uno che va via dall'isola.... ci torna. (Si commuove ancora ndR) Tutto avrei detto meno che avrei pianto davanti alla Galiberti! (ridiamo ndR).

Presenterete il programma questo sabato e non volete svelare nulla, ma quale input dovete pur darlo. C'è una discrepanza tra l'Olbia terrestre e l'Olbiasul mare. Come avete intenzione di ricucire questo rapporto?

Noi Olbia l'abbiamo ridisegnata, facendo un vero e proprio progetto che riqualifica la città. Siamo per la riqualificazione degli edifici esistenti, non per la costruzione di nuove case. Anche se questo può sollevare delle polemiche, come se ad Olbia esistesse solo l'edilizia. Noi vogliamo che l'edilizia riqualifichi la città. C'è un progetto che ridisegna la città, ricuce il collegamento con le arterie principali, c'è la mobilità sostenibile, vogliamo creare le condizioni affinché le auto vengano abbandonate a favore delle biciclette. Abbiamo un ingegnere ambientale, nel nostro team, che è molto attivo su questo fronte e pensiamo molto anche all'utilizzo delle auto elettriche. Abbiamo mappato i quartieri. Vogliamo ricucire l'interno al mare. Se dovessero eleggerci e potessimo intervenire, cambieremmo il progetto per il Lungomare. I fondi sarebbero utilizzati per la stessa destinazione d'uso, ma noi vorremmo rendere quell'area più naturale per valorizzare gli angoli naturali che Olbia ha..

Ci sono 15 milioni di euro di Fondi europeo per la riqualificazione di quell'area.

Sì, 14milioni, quasi quindici. Noi li vogliamo utilizzare, ma con un progetto diverso. Il progetto attuale per noi svilisce quell'area. Per la Sardegna sono destinati quasi 3 miliardi di euro e sono divisi in settori. Noi su quelli abbiamo le lenti di ingrandimento. A Bruxelles abbiamo Ignazio Corrao con i suoi collaboratori, uno dei quali ha preso dei premi per aver attinto a questi fondi. Siamo molto attenti ai fondi europei, li sfrutteremo in ogni modo. Ad esempio per il wifi libero almeno in tutto il centro storico, in modo anche di favorire la frequentazione dei giovani perché è tutto collegato e così sarà per i nostri assessorati. Non ci sono priorità, ma il filo conduttore sarà la cultura insieme alla persona. Noi metteremo al centro il cittadino in difficoltà sia con lo sportello anticrisi, con il fondo per il microcredito, ma non solo: anche per dare una mano dal punto di vista lavorativo. Abbiamo un'attenzione particolare verso il porto, ma anche la sicurezza è un tema a noi caro. Ci sono tanti critici ad Olbia da affrontare.

Olbia perde pezzi di Stato in continuazione. Voi lotterete per il Tribunale?

Se fosse possibile lottare di più, lo farei.Per il tribunale, ci siamo resi conto che le altre forze politiche negli ultimi tempi non hanno mai spostato questa causa. Forse perché lede gli interessi di qualcuno da altre parti? Non lo sappiamo. Noi abbiamo fatto questa interrogazione in Senato il 23 di Marzo e aspettiamo questa risposta. Noi riteniamo che Olbia debba avere questo servizio. Il Comune non ha voce in capitolo, ma lottiamo. Abbiamo seguito questo problema dall'inizio, sin da quando abbiamo aderito alla raccolta firme del Comitato. Questa non è una riorganizzazione della geografia giudiziaria, questo è stato un taglio senza criterio.

Anche per l'Autorità portuale vale lo stesso ragionamento?

L'Iter è ancora fermo, però che cosa avremo? Avremo un rappresentante che potrà contare qualcosa a Cagliari? Penso che singolarmente non potremo fare niente, però avendo i numeri, perché Olbia è il primo porto per numeri di passeggeri, potremo fare qualcosa. Faremo valere il peso, anche in chilogrammi, di ogni passeggero che abbiamo. Cercheremo di fare un asse geografico, magari del Tirreno e i suoi porti più importanti.

Zona Franca: a favore o contro?

Sono una commercialista, quindi qualsiasi euretto risparmiato mi trova sempre d'accordo. Ritengo però che questa sia, più che altro, uno spot elettorale.Sono a favore di qualsiasi agevolazione fiscale, però vorrei più che altro che venissero create le condizioni per favorire il nostri piccoli operatori commerciali. Prima di tutto ci deve essere questo, per tutti. Perché se fai una zona franca portuale a favore di multinazionali o entità con numeri alti, la gente comune non ne beneficia e allora siamo punto e a capo. O vogliamo essere tutti dipendenti finché dura? La nostra imprenditoria sta morendo: dobbiamo sostenerla. Il movimento vuole aiutare questa fascia qua. Per questo siamo un po' polemici o comunque sul chi va là per la Zona Franca. Vigileremo.

E il Mater Olbia?

Stessa risposta: vigileremo. Il Movimento 5 Stelle è per la sanità pubblica. Ho esperienza personale di sanità pubblica, mi sono trovata bene, però qualsiasi opportunità a favore di una sanità di eccellenza mi trova d'accordo. Sentiamo l'esigenza di una sanità decente. Se il Mater risponde a questo, ci sono 242 posti convenzionati e altri 50 privati, a noi va bene questo. Però se deve essere a favore di una parte politica, allora no. Sulle assunzioni avremmo qualcosa da dire. Se si dice "è privata e le assunzioni le vedono con i sindacati" è un conto, ma se fai credere che è tutto perfetto e poi sembraun voto di scambio, allora no.

Voi avete avuto questo sentore?

Abbiamo avuto alcune segnalazioni di contratti di 8 mesi che incrociano le elezioni. Ma in quanto tali le facciamo cadere perchédicono di tutto, che ci porteranno documenti, però noi non siamo in Comune e non possiamo controllare nulla. Aspettiamo fiduciosi l'apertura.