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Elezioni Olbia, Corda (Pd): "Mettiamo da parte aspirazioni personali, prima viene Olbia"

Il dirigente sostiene pubblicamente la Civica e Augusto Navone

Elezioni Olbia, Corda (Pd):
Elezioni Olbia, Corda (Pd):
Angela Galiberti

Pubblicato il 13 January 2021 alle 14:58

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Olbia. Un missile nucleare: è quello lanciato, oggi pubblicamente, da Gianluca Corda, uno dei volti più rappresentativi del Partito Democratico in città. Nei giorni scorsi il suo nome è stato più volte tirato in ballo per un possibile sondaggio insieme ad altri esponenti del Pd e dei civici, il tutto mentre prendeva forma e consensi la proposta Augusto Navone. In queste settimane, Corda è rimasto in silenzio, ma oggi ha deciso di parlare e lo ha fatto dando un'indicazione precisa: sì alla civica, sì al nome super partes. Un endorsement in piena regola. "Confermo di aver dato, da tempo, una disponibilità al Partito Democratico e soprattutto a diverse persone della società civile per una candidatura a sindaco, ma nella vita sono sempre stato guidato da realismo. E ho sempre pensato e ne sono fermamente convinto anche in questa circostanza che prima delle persone, venga il gruppo, la squadra, il progetto - spiega Corda -. Nel momento in cui la quasi totalità della maggioranza, dice di preferire alla guida della coalizione una figura terza, laica, a quel punto faccio cento passi indietro. Prima dell'ambizione personale viene il progetto".   Il progetto, dunque, al centro di tutto: progetto che significa Olbia, i cittadini, i loro desideri, i loro problemi e le soluzioni da proporre in vista delle elezioni. Il dirigente Gianluca Corda non parla solo di se stesso, però, lancia anche un messagio forte ai suoi colleghi "nominati" per il famoso sondaggio, facendo un secondo endorsement nei confronti di Augusto Navone.   "E allora se il prezzo da pagare davanti alla possibilità di costruire una coalizione più larga, civica e soprattutto un progetto più forte per l’amministrazione della città è quello di ripensare ad una mia disponibilità, non esito a fare non uno ma mille passi indietro. E così dovrebbero fare anche altri amici che rappresentano una risorsa importante per il progetto e lo potranno comunque dimostrare. Soprattutto alla luce, come accaduto nelle ultime settimane, dell’emergere di una figura condivisa ed in grado, grazie alla sua competenza ed esperienza, di rappresentare una guida forte e autorevole per la nostra città. Perché prima viene Olbia".   Nel mettere da parte le ambizioni personali, Corda traccia anche una via: il coinvolgimento di tutte quelle persone che possono dare un contributo concreto alla ricostruzione della città.   "Mettiamo da parte, le pur legittime aspirazioni personali, certo con dispiacere, perché ambire a guidare la propria città significa quanto di più bello possa capitare a chi si dedica alla politica, un sogno anche per me. I prossimi mesi saranno una stagione costituente che ci auguriamo possa godere dell’apporto intellettuale, dell’esperienza e della buona volontà, comunque espressa, delle donne e degli uomini di Olbia. Crediamo che ci sia bisogno di “idee ricostruttive” per una città ancora molto indietro, rispetto alle grandi potenzialità di cui dispone, e soprattutto alla propria elevata vocazione. Un lavoro che sappia guardare ai prossimi decenni e non solo al giorno dopo le elezioni, fatto di scelte coraggiose ma guidate sempre da in attenzione al bene di ciascun cittadino, del centro come delle periferie e delle frazioni, dei giovani come dei più anziani, in una visione inclusiva che valorizzi l’Olbia città accogliente e solidale", sottolinea.   "Se Dio vorrà e i cittadini olbiesi con il voto lo riterranno opportuno, sarò della partita con la convinzione che, quando si gioca una sfida così importante, in politica così come nel lavoro e nello sport, non riveste un ruolo fondamentale solo chi guida l’attacco, ma ciascuno. Persino chi è chiamato a sistemare gli spogliatoi prima e dopo la partita o chi porta l’acqua in campo. A disposizione con umiltà per il progetto e per la nostra città", conclude Corda.