Olbia - Il presidente della Regione Ugo Cappellacci, come riportato dagli organi di stampa, ha confermato ciò che tutti temevano: per l'anno 2013 in Sardegna non vi saranno Canadair. Effetti (tremendi) della spending review. Con i tagli, infatti, i giganti dei cieli sono passati da 33 a 14. La Protezione Civile non ha più un soldo per garantire questo servizio e a patire di più sarà proprio la Sardegna. Nonostante sia una delle vittime principale della furia degli incendiari, l'isola non potrà contare sui preziosi velivoli gialli che da decenni assicurano un intervento (a volte non troppo tempestivo a causa delle procedure burocratiche) su tutto il territorio regionale. L'ipotesi che si fa largo in queste ore è di quelle assurde: far noleggiare ai comuni dei velivoli sostitutivi. Dopo i giudici di pace, dunque, le amministrazioni comunali devono pagare di tasca propria un servizio che dovrebbe garantire lo Stato. Va da sè che il potenziamento dei mezzi a terra prospettato dalla Regione da solo non basta a garantire la sicurezza. Il territorio da controllare è enorme e spesso impervio. Le guardie forestali, che intervengono nelle zone disabitate, non avranno mai abbastanza mezzi adatti per intervenire tempestivamente. I Vigili del Fuoco (che hanno i mezzi migliori ma che sono sempre meno) intervengono solo quando vengono minacciate le abitazioni (e il fuoco arriva alle abitazioni quando a monte, cioè nei terreni non abitati, non si riesce a bloccare il fuoco a terra perchè manca o ritarda l'intervento aereo). La Protezione civile locale fa quel che può, ma non può pensare di salvare la Sardegna con le associazioni di volontariato. Senza i Canadair la Sardegna è a rischio tragedia. C'è da chiedersi, dunque, dove saranno dislocati i 14 giganti gialli superstiti. Ovunque vengano posizionati, per l'isola sarà un problema. Prima che ne arrivi uno passeranno le ore. E il fuoco avanzerà senza ostacoli.
