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Cronaca

Donne del Vino della Sardegna: rieletta Elisabetta Pala

Donne del Vino della Sardegna: rieletta Elisabetta Pala
Donne del Vino della Sardegna: rieletta Elisabetta Pala
Olbia.it

Pubblicato il 26 January 2019 alle 17:21

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Cagliari, 27 gennaio 2019- Le Donne del vino della Sardegna si sono riunite per eleggere la loro delegata che le rappresenterà per altri tre anni edElisabetta Pala, l'imprenditrice che guida la delegazione sardadal 2016, è stata rieletta ed affiancata dalla sua viceDesine Dessena, sommelier e degustatrice ufficiale AIS.
“Sono molto felice di questa rielezione - ha commentato Elisabetta Pala - perché guidare le Donne del Vino è un’esperienza entusiasmante, se pur molto impegnativa. In questi anni ho avuto modo di confrontarmi con donne piene di grinta che stanno dando un contributo significativo alla crescita del vino sardo nel mondo”.
La delegazione regionale, composta da 34 produttrici, ristoratrici, enologhe e sommelier, si è riunita per la votazione a Benetutti lo scorso 19 gennaio presso il ristorante S’Astore.
“Ringrazio tutte le delegate - ha continuato Elisabetta Pala - per il rinnovo della fiducia che mi è stata accordata e per l’impegno e la passione con cui tutte insieme lavoriamo perché la Sardegna possa essere parte attiva della più grande organizzazione femminile mondiale del settore enologico, la più organizzata e la più vivace”
Numerosi gli impegni che attendono le Donne del Vino già nei prossimi mesi: sabato 2 marzo è laFesta del Donne del Vinoin tutta Italia, con tante iniziative nelle cantine dell’isola; dal 27 al 29 aprile la Sardegna ospita unforum contro la violenza sulle donneper ricordare Donatella Briosi, la sommelier uccisa dall’ex marito a Udine.
Chi sono le Donne del Vino
Le Donne del Vino sono un’associazione senza scopo di lucro che promuove la cultura del vino e il ruolo delle donne nella sua filiera produttiva. Nata nel 1988, conta oggi oltre 800 associate tra produttrici, ristoratrici, enotecarie, sommelier e giornaliste.
Questi i numeri a gennaio 2019: 815 donne del vino, di cui la metà sono produttrici, 57 ristoratrici, 90 sommelier, 17 enoteche, 9 enologhe, 130 giornaliste, 30 socie onorarie e 72 attività diverse.
Tra le recenti azioni vanno ricordate la convention virtuale di Matera con le donne del vino del mondo per creare un network fra le associazioni mondiali, la salvaguardia dei vitigni autoctoni italiani rari, la divulgazione dell’abbinamento vino rosato-pizza, le attività benefiche (raccolta fondi per le associazioni che si occupano di contrastare la violenza sulle donne, quella per aiutare i grandi ustionati delle zone povere del mondo e per i pastori del pecorino amatriciano che sono rimasti con le loro greggi nonostante il terremoto).
Nell’ultimo triennio è stato anche fatto un sondaggio sul profilo delle Donne del Vino che ha rivelato come le cantine a direzione femminile siano molto più attente all’ambiente, internazionalizzate, diversificate e orientate sui vini di qualità rispetto alla media nazionale. Ogni anno, il sabato prima della Festa delle Donne, le socie aprono le porte delle loro attività per mostrare ai winelovers il loro mondo.
Chi è Elisabetta Pala
Giovane imprenditrice, Elisabetta è a capo diMora&Memo, una cantina dinamica ma con radici solide legate alla storia di una delle grandi famiglie del vino sardo.
Elisabetta eredita la passione per la viticoltura da nonno Salvatore e da papà Mario che la coinvolge fin da piccola nelle attività in vigna. Con lui passa le giornate e i doposcuola in giro tra i filari, sul trattore, e si appassiona al lavoro della terra. È un’esperienza sul campo, fatta di lavoro nella cantina della famiglia che Elisabetta contribuisce a far diventare una delle realtà sarde più apprezzate all’estero.
Sviluppa in questi anni una sua idea, personale intuizione di quello che vorrebbe ottenere dalla vigna, forse il sogno di ogni viticultore: un vino che le somigli.
Nel 2011, ereditati quaranta ettari di vigneti nel comune di Serdiana, dà vita al progetto Mora&Memo. Le prime bottiglie vedono la luce due anni dopo. Dentro, maturata in ogni dettaglio, c’è tutta la visione di Elisabetta per il vino,
un mondo ancora tradizionalmente maschile, specie in Sardegna, dove sono poche le donne a capo di aziende vinicole. Un mondo che Elisabetta vuole innovare, conservandone la memoria, con la tenacia e la sensibilità che la contraddistinguono.