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Domani penultima giornata di proiezioni a Nuoro dei documentari in concorso al sedicesimo SIEFF

Domani penultima giornata di proiezioni a Nuoro dei documentari in concorso al sedicesimo SIEFF
Domani penultima giornata di proiezioni a Nuoro dei documentari in concorso al sedicesimo SIEFF
Olbia.it

Pubblicato il 20 September 2012 alle 18:37

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Quinta e penultima giornata di proiezioni, domani (venerdì 21 settembre) a Nuoro, dei documentari in concorso alla sedicesima edizione del SIEFF, la rassegna internazionale di cinema etnografico organizzatadall'ISRE (l'Istituto Superiore Etnografico della Sardegna). All'Auditorium del Museo Etnografico, si presentano altri otto film (con ingresso gratuito), come sempre ripartiti su tre fasce orarie: alle 9, alle 15 e alle 21. Nepal, Namibia, Vietnam, Yemen, Giappone, Italia e Cuba sono i paesi da cui provengono le immagini del programma giornaliero del festivalche si conclude sabato con le proiezioni (dalle 9) degli ultimi sei documentari dei quarantatré in concorso, e con il gran finale, alle 18, della proclamazione dei vincitori. Domattina si parte alle 9 con "Nepal - Ascent To The Sky - La Montée Au Ciel", di Stéphane Breton (2010 / Francia / 52min): momenti di vita quotidiana in un povero villaggio bramino di una valle sperduta del Nepal e l'ascesa verso la montagna di due pastori con le loro mandrie; un'ascesa che è un percorso meditativo in un ambiente senza tempo, marcato da un senso di solitudine.

Girato nel 2007 in Nyae-Nyae (deserto del Kalahari, Namibia), "Bitter Roots: The Ends of a Kalahari Myth ", di Adrian Strong (2010 / Regno Unito / 71min) descrive invece il progressivo sgretolamento di un progetto di sviluppo gestito dai Ju/'Hoansi, proponendo anche alcune sequenze tratte dai film realizzati a partire dagli anni Cinquanta da John Marshall, col quale il regista lavorò alla fine degli anni Ottanta. Chiude la mattinata "The Well: voci d'acqua dall'Etiopia", di Paolo Barberi e Riccardo Russo (2011 / Italia / 56min): il documentario porta lo spettatore nelle aride distese dell'Oromia, nel sud dell'Etiopia e documenta la gestione delle scarse riserve d'acqua da parte dei pastori seminomadi Borana. La loro organizzazione di tipo di comunitario garantisce l'accesso a tutti a pozzi centenari scavati nella roccia. "Ippo Ippo", di Shotaro Wake (2010 / Norvegia / 47min), inaugura alle 15 la serie di proiezioni pomeridiane; protagonista è Marsha, una donna giapponese di mezza età con una lunga storia di gravi malattie, che deve decidere se accettare o meno una grande sfida che potrebbe risultare pericolosa per la sua salute: partecipare a una salita di gruppo sul Monte Fuji, la montagna più alta del Giappone. Il secondo filmato in scaletta, "Il Maggio delle mondine", di Francesco Marano (2011 / Italia / 45min), porta al centro dello schermo il Gruppo di Canto delle Mondine di Medicina (Bologna), invitato nel 2009 al concerto celebrativo del Primo Maggio a Roma. Durante il viaggio in pullman, le donne ripassano il loro repertorio di canti e ricordano momenti della loro vita e delle lotte per i diritti sul lavoro. Chiude il pomeriggio "The Reluctant Revolutionary" di Sean McAllister(2012 / Regno Unito / 69min): lo Yemen sull'orlo della rivoluzione raccontato attraverso la voce di Kais, una guida turistica di San'a'. Il film documenta il suo processo di trasformazione da scettico e cinico osservatore delle vicende politiche del suo paese, a fiancheggiatore del movimento rivoluzionario. Due i titoli nel palinsesto serale (inizio ore 21). "Motorbike", di Bert Schmidt (2011 / Germania / 23min), è dedicato ai diversi utilizzi della moto in Vietnam: come taxi, come veicolo per escursioni familiari, come materassino per un pisolino accanto alla strada e, in generale, come modo di vivere."Los Refrigeradores - Cuba on the Rocks" di Thomas Lehner (2012 / Austria, Cuba / 95min ) racconta invece le difficoltà quotidiane che i Cubani devono affrontare, a causa del loro isolamento economico, per poter disporre di cibi e bevande fresche: i frigoriferi, vecchi anche cinquanta anni, passano da una generazione all'altra, accuratamente manutenuti e restaurati per poter continuare ad assolvere alla loro preziosa funzione.