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Cronaca, Nera

Buddusò piange la scomparsa di Zeppe Satta

Il noto personaggio di Buddusò oggi è deceduto

Buddusò piange la scomparsa di Zeppe Satta
Buddusò piange la scomparsa di Zeppe Satta
Olbia.it

Pubblicato il 17 August 2021 alle 15:51

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Buddusò. Sconcerto e dolore a Buddusò per la scomparsa di Giuseppe Antonio Satta. Zeppe, così si faceva chiamare è scomparso dopo breve malattia. La notizia della sua morte si è diffusa subito suscitando commozione. In tanti in queste ore stanno lasciando messaggi di vicinanza e cordoglio  alla moglie e figli, anche il consigliere regionale buddusoino Giovanni Antonio Satta, suo grande amico, ha voluto ricordarlo.  Vogliamo ricordare il caro Zeppe Satta con le sue stesse parole, oggi presenti sul suo profilo social: "Nella vita ho fatto diversi lavori grazie a Dio sono andati abbastanza bene, mi mancavano pochi esami per laurearmi in Medicina, ma ho scelto di lavorare e non me ne sono mai pentito, perché sono riuscito a mandare avanti dignitosamente la mia famiglia. Talvolta sono stato 'fuori dagli schemi’ ma credo di non aver offeso o fatto male a nessuno, a meno che non se lo meritasse veramente. Sono fatto così! Non ho mai desiderato diventare un impiegato del Catasto o roba del genere, con tredicesima e ferie pagate, senza offesa e con rispetto per quelli che svolgono questi importanti lavori. Non ho mai dato importanza, più di tanto, ai miei compleanni o a feste comandate, tipo Pasqua o Natale, dove siamo per forza tutti buoni, non credo neanche agli oroscopi e neanche quelle donne e uomini falsi che ti cercano solo per convenienza. non credo a quelli non sanno che si può morire di crepacuore, anche per amore, quelli che ostentano arroganza nei confronti dei poveri e non sanno un cazzo della vita. Credo nella gente di buon cuore, anche quelli con cui a volte non vado d’accordo, non credo ai locali alla moda, sempre pieni, ma di gente vuota. Credo nei locali umidi e fumosi del centro storico, dove ho passato ore col vino e le canzoni, dove ho trovato veri amici, spesso poveri umili ma sinceri. Voglio troppo bene a questa bella gente che spesso incrocio ed ke strade e si perdono con noi nel caos delle proprie vite". Queste le toccanti parole di Zeppe, scritte lo scorso giugno: "Da bambino mi nascondevo dietro la porta per spaventare i miei fratelli o amichetti, ma quando si faceva sera e non veniva nessuno, impaurito scappavo via e mi nascondevo sotto il divano con i miei amici animali di peluche. Una volta chiesi a mamma che regalo volesse per Natale, lei mi rispose, vorrei che nei prossime volte non manchi nessuno e io non capivo, quando ero bambino le ginocchia sbucciate guarivano subito, ora le sedie vuote nessuno le occupa più".