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Cronaca

Discoteche aperte, Vella a Repubblica: "Quella mail non è un parere del Cts"

Discoteche aperte, Vella a Repubblica:
Discoteche aperte, Vella a Repubblica:
Olbia.it

Pubblicato il 13 November 2020 alle 13:08

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Cagliari, 13 ottobre 2020 - Il caso "discoteche aperte" continua a tenere banco: un nuovo colpo di scena è avvenuto ieri sera, sul tardi, quando la testata online Cagliaripad ha pubblicato una mail datata 11 agosto 2020 che sembrerebbe firmata dal dott. Stefano Vella.

Quattro righe in cui si parla dell'apertura delle discoteche in Sardegna: "Caro Marcello, ho sentito per il momento soloGiovanni Sotgiu, ma lui e me va bene. Perché son solo all'aperto, ed è inevitabile e necessario che riaprano. Oltre ai controlli delle forze dell'ordine, che andranno rinforzati. Un caro saluto". Secondo le ricostruzioni giornalistiche fatte dalle testate Cagliaripad, Report e Repubblica, questa mail potrebbe essere il parere positivo di cui si è parlato ieri come indiscrezione. Il punto è che il dott. Stefano Vella ha dato un'altra versione a tutto ciò e lo ha fatto ai microfoni di Repubblica.it in un articolo sempre firmato da Fabio Tonacci (qui il testo). Cosa ha detto il dott. Vella al quotidiano fondato da Scalfari? Il professore ha detto delle cose molto interessanti: quella mail "non è, né può essere considerata, un parere del Cts". E aggiunge che non può essere considerato "un parere positivo all'idea di tenere aperte le discoteche in estate".

A Repubblica, Vella conferma che il Cts si è sempre "ufficialmente" opposto alla riapertura delle discoteche. Fondamentalmente, quella mail sarebbe un'opinione personale sul testo dell'ordinanza, tant'è che il CTS non sarebbe mai stato convocato.

Repubblica dà un altro particolare: la Polizia avrebbe acquisito un carteggio tra la Regione e il Cts, dieci mail in cui l'orientamento negativo dei tecnici sarebbe piuttosto chiaro.