Friday, 29 March 2024

Informazione dal 1999

Politica

Dipendenti Csl: devono assumerli le Province

Dipendenti Csl: devono assumerli le Province
Dipendenti Csl: devono assumerli le Province
Angela Galiberti

Pubblicato il 08 July 2013 alle 18:37

condividi articolo:

Olbia - Ennesima puntata nella telenovela che, a loro malgrado, vede coinvolti i 360 dipendenti dei Centri Servizi Lavoro della Regione Sardegna. A sancirlo è la delibera numero 25 del 4 luglio 2013, con la quale la Regione ha autorizzato le Province a riassumere i lavoratori precari dei CSl fino al 31 luglio 2013. Ciò dovrà essere fatto “nelle more dell’applicazione della legge 3 del febbraio 2013 “Assunzione a termine da parte dell'agenzia Regionale per il Lavoro” degli operatori impegnati nelle attività del CSL”. Sul tema è intervenuto il Presidente dell'Unione Province Sarde, Roberto Deriu. "Siamo pronti ad ovviare all’inefficienza dell’Agenzia Regionale del Lavoro che in cinque mesi - ha dichiarato Roberto Deriu - non è riuscita a fare nessun passo avanti nella delicata questione, con ciò confermando l’assoluta inconsistenza delle argomentazioni di quanti ancora, dopo l’esempio Abbanoa, vogliono una Sardegna amministrata attraverso Agenzie Regionali". "Ma diciamo la verità alle 360 famiglie sarde - ha aggiunto il presidente dell'UPS - sulla cui pelle e sul cui futuro si sta giocando da troppo tempo: per oltre due mesi sono stati tenuti fuori dal posto di lavoro e sono stati illusi con rinvii di giorno in giorno e si è impedito alle Province di riassumerli. Ora, alle strette, lo permettono, ma solo per altre tre settimane. Trecentosessanta famiglie sarde pagano e pagheranno la auto-dichiarata inefficienza dell’Agenzia Regionale del Lavoro e l’ossessione di questo Presidente della Regione e di questa maggioranza di governo di controllare tutto e di tutti, centralizzare ogni gestione senza tener conto delle inefficienze e dei disagi procurati". C'è però un "ma" in questa storia. L'assunzione, per soli tre mesi, dei dipendenti dei CSL è un'azione ordinaria o straordinaria? La domanda non è di lana caprina: 5 Province su 8 sono state commissariate. E i commissari possono portare avanti solo azioni di ordinaria amministrazione.