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Cronaca

Diffusori di aromi: un nuovo modo di profumare la casa

Diffusori di aromi: un nuovo modo di profumare la casa
Diffusori di aromi: un nuovo modo di profumare la casa
Olbia.it

Pubblicato il 20 August 2020 alle 15:10

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Cagliari, 20 agosto 2020 - Quello dei profumi è un mondo antico ed immenso che riguarda non solo la persona, ma anche gli ambienti. Fin dall’antica Roma, infatti, si era soliti bruciare aromi per profumare gli ambienti e per omaggiare gli dei. L’incenso, ad esempio, ha da sempre rappresentato un aroma molto utilizzato. Questa resina aromatica estratta dall’albero di Boswellia ha avuto vari utilizzi, tra tutti spicca certamente quello legato all’atto religioso di devozione verso Dio o altri riti religiosi. II fumo ascendente dell’incenso verso il cielo (paradiso) era un modo di comunicare con le divinità, nutrirle o chiederne il perdono.

Prodotto molto costoso e lussuoso, ad appannaggio quindi dell’élite e dei sacerdoti, l’incenso è stato importato dal sud della Penisola Arabica. Nell’antico Egitto, ad esempio, bruciare l’incenso era un atto di devozione verso gli Dei, di tutte le religioni. Pare che negli antichi templi egizi ne venissero bruciate quantità davvero importanti ogni giorno.

Il tipo di incenso principalmente utilizzato era il Kapet (o Kyphi in greco) che si distingue per il suo profumo piacevole. Tra le sue caratteristiche si distingueva anche quella medica, essendo esso associato alla guarigione dal morso di serpente e dall’asma. Una ricetta di questo incenso Kapet è scritta sul Papiro Ebers. Nell’antica Grecia (3000-1000 A.C.), sulle isole di Creta e Santorini si utilizzava l’incenso di soffrano. L’esperienza aromatica non era indirizzata solo agli Dei, ma destinata anche all’uso domestico. Le materie prime più conosciute erano: cedro, cipresso, ginepro e abete.

I romani adoravano rinfrescare l’aria con fiori, specialmente gigli, narcisi e rose; erano usi inoltre cospargere i mobili di casa con acqua profumata contenente verbena e limone.

Ancora oggi, quindi, si è soliti utilizzare un diffusore di aromi come quelli del marchio Culti per profumare l’ambiente. L’azienda nasce grazie ad una intuizione di Alessandro Agrati che nel 1988 avvia questa ricerca personale del trait-d’union fra il mondo del design e il mondo dei sensi, destinata a rivoluzionare il modo stesso di vivere gli spazi e gli oggetti.

Nel mondo Culti ogni fragranza è studiata accuratamente dal Laboratorio Olfattivo per essere unica e senza tempo, ma anche per accordarsi in modo straordinario e mai casuale con tutte le altre, offrendo la personale e preziosa possibilità di scegliere che profumo respirare attorno a sé o sugli oggetti più cari, che ricordo vivere.

Culti ha inventato un sistema innovativo di diffusione: le bacchette di midollino. Il sistema è stato lanciato per la prima volta dal marchio nel 1990 con l’obiettivo di profumare l’ambiente in modo semplice e con un tocco di eleganza. Insieme alla bottiglia che riprende lo storico contenitore del latte, i bastoncini divengono oggetti iconici di design eleganti, semplici e profumati. Uno dei prodotti di maggior successo è la linea Mountain che assicura un effetto tipico di uno chalet di montagna con il legno scaldato dal camino che emana il suo aroma delicato, lievemente balsamico, quasi orientale.