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Cronaca

Demolizioni La Maddalena, Sanguinetti: si valuti caso per caso

Demolizioni La Maddalena, Sanguinetti: si valuti caso per caso
Demolizioni La Maddalena, Sanguinetti: si valuti caso per caso
Angela Galiberti

Pubblicato il 12 April 2014 alle 11:30

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Olbia, 01 Aprile 2014 - Gli abbattimenti delle case considerate abusive di La Maddalena ha coinvolto in maniera molto intensa la società civile e le istituzioni locali. Anche la Chiesa Cattolica, rappresentata in loco dalla Diocesi di Tempio-Ampurias, osserva con attenzione questi fatti di cronaca che coinvolgono diverse famiglie, alcune delle quali in condizioni economiche precarie. Su questi fatti ha deciso di intervenire il vescovo Sebastiano Sanguinetti. Sanguinetti, con la consueta sensibilità e attenzione, pone la questione in termini morali e sociali - non certo giuridici. Secondo il vescovo della Diocesi gallurese, l'illegalità è sicuramente una piaga da debellare con ogni mezzo, ma non bisogna mai dimenticare le situazioni sociali particolari. "E’ vero che l’antico adagio dice “dura lex sed lex” (cioè: alla legge non ci si oppone anche se dura). Ma ce n’è un altro, sempre di origine latina, avente come padre lo stesso Cicerone, che dice: “summa lex summa iniuria”( un eccesso di giustizia può tradursi in massima ingiustizia). - si legge nel comunicato stampa ufficiale della diocesi di Tempio-Ampurias guidata da monsignor Sanguinetti - In questo caso, l’eccesso di giustizia non riguarda l’applicazione della legge in sé, ma l’esito che ha su coloro per i quali viene applicata. Non si sa se la soluzione sia esclusivamente in mano alla magistratura. Sicuramente magistratura e istituzioni, o istituzioni e magistratura, in quanto garanti dei diritti fondamentali dei singoli cittadini, oltre che della collettività, devono trovare insieme delle soluzioni. Una famiglia che non ha altra casa, che magari vive in modo precario per mancanza di lavoro (e a la Maddalena questi casi non sono pochi) e che non ha alcuna soluzione alternativa, anche se ha sbagliato, deve essere messa nelle condizioni di vedere rispettato il diritto inalienabile a una casa". Secondo la Diocesi "Due sembrano le vie percorribili: l’impegno delle istituzioni a trovare in tempi rapidi soluzioni per le famiglie che rischiano di rimanere sul lastrico e, quello della magistratura, di dilazionare i decreti esecutivi in attesa di tali soluzioni. “La legge è per l’uomo, non l’uomo per la legge”. Questo principio cristiano può essere una saggia indicazione per tutti".