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Cronaca

Dance World Cup a Roma con Mavi Careddu: Olbia perde un altro pezzo

Dance World Cup a Roma con Mavi Careddu: Olbia perde un altro pezzo
Dance World Cup a Roma con Mavi Careddu: Olbia perde un altro pezzo
Angela Galiberti

Pubblicato il 09 January 2015 alle 19:05

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Olbia, 09 Gennaio 2014 - Le qualificazioni nazionali della Dance World Cup, la competizione internazionale dedicata alla danza, si spostano da Olbia e raggiungono Roma. Non senza Mavi Careddu che da 7 anni segue la direzione artistica di questa importantissima manifestazione. Per la coreografa olbiese questa è una ulteriore occasione di crescita professionale, una nuova sfida, un grande riconoscimento da parte del comitato internazionale, ma è anche una sconfitta: non sua, ma del territorio. Le qualificazioni nazionali della Dance World Cup lasciano Olbia e il suo territorio per i costi troppo elevati e per la cronica mancanza di sostegno. "Per fare la Dance World Cup ad Olbia ci vogliono tante cose - ha detto Mavi Careddu -, cose che altrove non ci chiedono. Olbia non ha un teatro perciò ci siamo sempre appoggiati al palazzetto del Geovillage. Per il nostro tipo di danza serve un palco 12 per 14 metri, un service particolare, luci adatte e tutto questo va noleggiato. Come se ciò non bastasse, ci vogliono le autorizzazioni e i collaudi che altrove non chiedono, come il rilievo fonometrico". Insomma, per fare una manifestazione bisogna seguire una sorta di via Crucis e spendere un sacco di euro, dileggiandosi tra uffici e scartoffie. "All'inizio ho rassegnato le mie dimissioni al comitato internazionale - ha raccontato Mavi Careddu -, ma poi mi hanno invitato a cercare un'altra strada. Mi sono guardata un po' intorno e siamo approdati a Roma. Ci si è aperto un altro mondo. Un mondo che avevo dimenticato. Roma è piena di teatri e non ti chiedono nessuna autorizzazione per fare uno spettacolo. Così, quest'anno siamo a Roma al Teatro Greco, ma spero di poter tornare ad Olbia". Olbia perde, dunque, un'altra manifestazione che, a sua volta, ha perso (e forse non ha mai avuto) il sostegno delle istituzioni. La Provincia della Gallura, che sosteneva la manifestazione, sta per essere idealmente sepolta. Il Comune di Olbia, da tempo, investe poco in cultura e spettacolo e, da quando l'ex Vincenzo Cachia si è dimesso, la situazione è peggiorata. Alla conferenza stampa di questa mattina era presente anche Gesuino Achenza, assessore allo Sport e allo Spettacolo. "Per noi è molto difficile sostenere le manifestazioni - ha detto Gesuino Achenza -. La normativa è cambiata, non possiamo finanziare manifestazioni che fanno bigliettazione perché c'è lucro e possiamo solo fornire servizi. In più le risorse sono veramente scarse". Tutto tragicamente vero, ma intanto Olbia non investe in cultura e continua a perdere altri preziosi pezzi. Mavi Careddu, anima anche della Vetrina Coreografica di danza, l'ha detto chiaro e tondo: anche la vetrina coreografica è a rischio. "La vetrina, che è una manifestazion estiva, è cresciuta tantissimo in questi anni - ha detto Mavi Careddu con una punta di sano orgoglio -. E' diventata una manifestazione di rilievo nazionale e internazionale. Portarla ad un livello inferiore significa perdere tutto il lavoro fatto fin qui". Nella danza, la credibilità si misura con la qualità: se abbassi la qualità, perdi in credibilità e Mavi Careddu non vuole che questa splendida creatura artistica perda tutto ciò che si è guadagnata negli anni.