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Dall'Osservatorio sulla Sardegna le "ricette" contro la crisi

Dall'Osservatorio sulla Sardegna le
Dall'Osservatorio sulla Sardegna le
Olbia.it

Pubblicato il 14 April 2012 alle 15:51

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C'erano tanti politici che contano all'Osservatorio anticrisi sulla Sardegna, ma anche tanti imprenditori e cittadini interessati al possibile futuro del nostro territorio. I primi dati sono quelli dell'autorità portuale, numeri difficili che il presidente Piro riassume così: già nella prima parte del 2012 il traffico passeggeri dei porti di Olbia, Golfo Aranci e Porto Torres è calato del 51%. "Di certo non si prospetta un futuro positivo per la nostra isola, futuro che potrebbe migliorare solamente realizzando una reale continuità territoriale di passeggeri e merci e contrastando l'antieconomicità del trasporto marittimo, che si avvale ancora di navi troppo grandi e troppo lente per le esigenze attuali". E ancora Piro esorta le amministrazioni a puntare sul mercato crocieristico, grande catalizzatore promozionale per la Sardegna. Interviene anche l'amministratore delegato di Meridiana Fly, che cerca di tranquillizzare la platea affermando che la sua compagnia aerea ha intenzione di collaborare con la Regione per trovare una soluzione per la continuità territoriale. L'europarlamentare Uggias insiste sull'importanza della programmazione da parte di aziende private ed enti pubblici. Il problema trasporti è centrale per il territorio, dalla risoluzione di quello dipende lo sviluppo dell'isola, mentre l'assessore provinciale Uccio Iodice ha focalizzato il suo intervento sull'idea di una "zona franca intelligente", un modo per farci restituire dallo Stato 10 miliardi di euro in dieci anni da reinvestire nelle infrastrutture e nei servizi. Propone anche la sospensione di tutti i politici sardi per 3 giorni, al fine di far arrivare la richiesta di aiuto della Sardegna ai vertici dello Stato. L'osservatorio anticrisi ha certamente destato l'interesse di molti , ma il nostro territorio sembra ancora lontano da una soluzione a lungo termine per contrastare la crisi in un comparto fondamentale per l'economia locale come il turismo. L'augurio di tutti è che incontri come quello dell'Osservatorio anticrisi della Sardegna aprano il confronto tra politici e addetti ai lavori per l'individuazione di nuove strade da percorrere, per uscire finalmente da una fase di stallo che ormai dura da troppo tempo e mette in ginocchio la nostra Isola.