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Olbia,Cure palliative: ennesimo scippo. I posti vanno tutti a Tempio

Olbia,Cure palliative: ennesimo scippo. I posti vanno tutti a Tempio
Olbia,Cure palliative: ennesimo scippo. I posti vanno tutti a Tempio
Angela Galiberti

Pubblicato il 20 September 2013 alle 20:21

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Olbia - La Città di Olbia ha subìto l'ennesimo scippo sanitario. A darne notizia è stato l'assessore alle Politiche Sociali, Rino Piccinnu, durante il consiglio comunale di venerdì 20 Settembre. Quando i sindaci della Provincia di Olbia-Tempio si sono riuniti per approvare l'Atto Aziendale dell'Azienda Sanitaria numero 2, le indicazioni erano state unanimi: l'Hospice – il servizio dedicato ai malati oncologici terminaliveniva dotato di 12 posti, 10 ad Olbia e 2 a Tempio. Ma ad Agosto, quando la Giunta Regionale guidata dal governatore Ugo Cappellacci si è riunita per deliberare sulle linee guida riguardanti le cure palliative, è successo il patatrac. “Con la delibera 33/32 dell'8 Agosto 2013 – ha detto Rino Piccinnu rivolgendosi all'aula – il servizio di Hospice viene istituito a Tempio, con 18 posti, e non a Olbia. Nemmeno Romeo Frediani, sindaco di Tempio, ha chiesto nulla del genere”. A Olbia il reparto Hospice è già pronto con tutto il suo corredo di attrezzature specifiche dedicate alle cure palliative: manca solo il personale. “A Olbia mancava solo questa delibera – ha detto Rino Piccinnu – la delibera serviva per assumere il personale. Ora non potremo fare niente. Abbiamo chiesto agli assessori di cambiare queste cosa, ma è passato un mese e mezzo e non è stato cambiato nulla”. La situazione è, secondo l'assessore Piccinnu, una vera follia. Olbia non è nemmeno presente nel lungo elenco della delibera 33/32 dell'8 Agosto 2013: Tempio, invece, si accaparra 18 posti che – secondo l'assessore – non servono. “I malati sono qui, ad Olbia – ha detto Piccinnu – ora dovremmo dire alle famiglie che devono andare a Tempio, è follia”. A completare l'informazione è stato Natale Tedde, assessore all'Istruzione ma soprattutto oncologo. “Gli hospice possono essere aperti solo dove c'è una rete per le cure palliative – ha detto Tedde – e l'unico distretto che ha questa rete è il distretto di Olbia, non quello di Tempio. E' un atto arrogante, furbo, fatto ad Agosto. Ed è stupido perché non serve, non l'hospice di Tempio non ha l'integrazione con le cure palliative. Ed è un atto dannosissimo per noi, per i malati e le loro famiglie”. Anche i numeri sembrano dare ragione ai due assessori: il distretto di Olbia contiene 120'000 persone circa, mentre Tempio solo 30'000. Tedde e Piccinnu chiedono, dunque, l'intervento dei consiglieri regionali eletti in gallura.