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Cultura, Navone: aiutate il Cinema Tavolara

Cultura, Navone: aiutate il Cinema Tavolara
Cultura, Navone: aiutate il Cinema Tavolara
Angela Galiberti

Pubblicato il 21 June 2013 alle 14:30

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Navone e Pirina alla presentazione del Catalogo di "Una notte in Italia" Navone e Pirina alla presentazione del Catalogo di "Una notte in Italia" Olbia - Una storia lunga 22 anni, un gruppo di amici volenterosi, un intero territorio in mobilitazione. Il Cinema Tavolara "Una notte in Italia" è anche questo: storia di persone, di organizzatori, di supporters e di pubblico. Una di quelle piccole storie italiane che fanno tenerezza, perchè dimostrano che persino nel deserto possono nascere fiori e persino oasi. Ma senza l'acqua anche le oasi più rigogliose possono scomparire e, in questo caso, l'acqua dell'oasi Cinema Tavolara sono i soldi. Manifestazioni come queste richiedono un flusso di denaro importante: ci sono gli artisti da sistemare, il trasporto delle attrezzature, il servizio d'ordine, la pubblicità, ecc. Dietro alla bobina che cammina lenta sull'isola di Tavolara, ci sono tanti ingranaggi da oliare e sistemare. E senza fondi non si può fare nulla. Per questo motivo, il Cinema Tavolara - nella persona del suo patron Marco Navone - ha deciso di chiamare a raccolta il suoi fans e di chiedere un contributo. Da un po' di tempo, su Indiegogo, è attiva una campagna di crowfunding. Per ora "Una Notte in Italia" ha raccolto circa 1875 €, ma l'obiettivo è di 8000€ da raggiungere in 39 giorni. La campagna è stata ufficialmente presentata qualche giorno fa da Marco Navone in persona durante la presentazione del Catalogo di "Una Notte in Italia", anch'esso in vendita. La serata, moderata dal giornalista olbiese Alessandro Pirina, si è svolta nell'Acquavillage di via Principe Umberto. "Anche quest'anno il programma è ricco - ha raccontato il patron Marco Navone, presidente dell'Associazione Argonauti - ci sarà una mostra sul backstage del festival, inaugureremo il "Politecnico Argonauti", vi sarà un'esposizione dedicata ad Anna Magnani. Tutto questo non sarebbe possibile senza i nostri 100 sostenitori e il servizio d'ordine". "Noi siamo una vera associazione - ha sottolineato Navone - la nostra non è un'agenzia di spettacolo mascherata. Tavolara dura tutto l'anno. Devo diro che il nostro non è un festival, è un trasporto sedie. Ci potremmo fare una tesi!". L'ironia di Navone sul lavoro che c'è dietro al festival scalda i cuori. Perchè il Cinema Tavolara è praticamente itinerante e quelle sedie, che vengono trasportate in su e in giù, permettono a tante persone non solo di vedere un film ma anche di conoscere pezzi importanti di un territorio che non sa auto-valorizzarsi. Anche per questo motivo "Una notte in Italia" è un gioiello e va sostenuto.