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Cronaca

Covid, Sardegna a rischio zona arancione: ecco le regole

Covid, Sardegna a rischio zona arancione: ecco le regole
Covid, Sardegna a rischio zona arancione: ecco le regole
Olbia.it

Pubblicato il 19 November 2020 alle 09:29

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Olbia, 19 novembre 2020- Per 17 Regioni italiane è allarme superamento soglia posti letti occupati in terapia intensiva dai pazienti Covid-19. L'ultimo rapporto dell'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas), aggiornato a ieri, 18 novembre, afferma che 17 Regioni, tra le quali la Sardegna, hanno superato la soglia definita "critica" del 30%, soglia oltre la quale il sistema sanitario delle singole regioni potrebbe non riuscire a garantire tutte le altre cure.

Anche la Sardegna, avendo superato la soglia del 36% è quindi osservata special e potrebbe finire in zona arancione che comporterebbe quindi l'entrata in vigore di ulteriori restrizioni. Per saperlo dovremo aspettare a domani. Sarà infatti il nuovo monitoraggio del ministero della Salute a ridefinire le fasce di rischio e il superamento delle soglie di occupazione dei letti delle terapie intensive da parte dei pazienti affetti dal Covid-19: questo è uno degli indicatori che ne determinerà la nuova classificazione.

Ecco quindi cosa ci aspetta se la Sardegna entra in zona arancione dove resta sempre in vigore mascherina h24 all'aperto e al chiuso in presenza con altre persone non conviventi:

Spostamenti -Sono consentiti solo all’interno del comune di residenza dalle 5.00 alle 22.00, con coprifuoco dalle 22.00 alle ore 5.00. Durante quest'ultima fascia è possibile spostarsi solo per motivi da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute ed è necessario avere con sé sempre l’autocertificazione.

Vietati, h24, gli spostamenti verso altri Comuni e verso altre Regioni, ad eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di studio o di salute o per svolgere attività o usufruire di servizi non disponibili nel proprio Comune.

Vietato far visita o incontrarsi con parenti o amici non conviventi, in qualsiasi luogo, aperto o chiuso.

Portare i figli a scuola in altri comuni - È consentito per lo svolgimento della didattica in presenza, ma bisogna portare con sé l'autocertificazione. Autocertificazione anche per andare ad assistere un parente o un amico non autosufficienti questa è una condizione di necessità.

Autocertificazione anche per accompagnare i propri figli dai nonni o per andare a riprenderli all'inizio o al termine della giornata di lavoro. Questo spostamento è ammesso solo in caso di estrema necessità, ovverose entrambi i genitori sono impossibilitati a tenere i figli per ragioni di forza maggiore.

Seconde case- Nelle zone arancione è possibile raggiungere la seconda casa all’interno del proprio comune dalle 5 alle 22. Se questa è in un altro comune si può raggiungere con autocertificazione motivata per situazioni di urgenza ( riparazioni per rottura di impianti, effrazioni, crolli ecc.)

Spostamenti in automobile -L'auto si può usare anche con persone non conviventi purché il guidatore sia nella parte anteriore della vettura e ci siano al massimo due passeggeri per ciascuna ulteriore fila di sedili posteriori, tutti i passeggeri hanno l’obbligo di indossare la mascherina.

Moto - interpretando le norme generali e la disposizione sulle automobili si può ragionevolmente affermare che è possibile trasportare un passeggero purché convivente, mascherina obbligatoria con caschi jet. Nel caso di caschi integrali, la mascherina non dovrebbe essere obbligatoria. Chi non rispetta queste norme rischia una multa da 533,33 a 1.333,33 euro.

Spesa Sempre con autocertificazione dovrà essere motivata la spesa in un comune diverso (solo se nel comune di residenza non ci sono punti vendita), o se è necessario acquistare con urgenza generi di prima necessità non reperibili nel comune di residenza o domicilio.

Bar, ristoranti e ristorazione

Tutte le attività di ristorazione, compresi, ristoranti, bar, pasticcerie e gelaterie, sono aperti esclusivamente per la vendita da asporto, consentita dalle 5 alle 22, e per la consegna a domicilio, consentita senza limiti di orario, ma che deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti. È consentita (senza limiti di orario) la ristorazione solo all’interno dell’albergo o della struttura ricettiva in cui si è alloggiati.

Grafico tratto dal sito dedicato AGENAS