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Covid, Olbia tra tracollo economico e disoccupazione, un olbiese: "Nizzi, batti un colpo"

Covid, Olbia tra tracollo economico e disoccupazione, un olbiese:
Covid, Olbia tra tracollo economico e disoccupazione, un olbiese:
Olbia.it

Pubblicato il 20 April 2020 alle 13:40

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Olbia, 20 aprile 2020 - Riceviamo e pubblichiamo una lettera/riflessione sulla situazione attuale della Città di Olbia alla luce dell'emergenza Covid-19 e delle problematiche economiche che stanno venendo alla luce. A scrivere è Christian Calaminici, olbiese, che si rivolge direttamente all'amministrazione Nizzi. esortandola ad alzare la voce e ad assumere atti concreti in favore del tessuto produttivo cittadino.

È notizia di qualche giorno fa, che ad essere maggiormente colpita dalla pandemia nel settore turistico, in particolare alberghi e ristoranti, è Olbia, che supera anche Cagliari, con -3767 assunzioni. Un duro colpo che rischia di lasciare serie cicatrici al nostro fragile tessuto economico e dal quale occorrerà tempo e fatica per riprendersi, specie dopo i licenziamenti di Airitaly, i noti problemi dell’Auchan, la catastrofica situazione dei trasporti da e per l’isola e la bomba ecologica dei rifiuti ancora pendente. Per molti una tempesta perfetta.

Priorità del Comune di Olbia, vista la situazione che si sta prospettando ma che era già chiara da settimane, dovrebbe essere la salvaguardia dei posti di lavoro e il salvataggio delle imprese locali. Certo, nessuno pensa che il Comune debba salvare imprese e posti di lavoro, ma dovrebbe per lo meno metterlo in cima alla sua agenda. Invece non sentiamo dichiarazioni, conferenze, proclami e propositi circa la grave crisi che rischia di attanagliare Olbia a causa dell’epidemia da Covid-19. Anzi assistiamo all’esatto contrario.

Dopo infatti aver sbandierato ai quattro venti l’anticipo di qualche settimana dei soldi stanziati dal Governo per l’emergenza Covid-19, i famosi 450.000 euro in aiuti ai più bisognosi, il Comune inizia a batter cassa.In questi giorni a centinaia (probabilmente migliaia) di famiglie sono arrivati i solleciti dei verbali ZTL ipoteticamente ricevuti nel 2018. Ipoteticamente perché a detta dei trasgressori “nulla abbiamo trovato nella cassettina della posta mentre gli altri verbali ci sono stati notificati correttamente”.

Infatti tanti dei destinatari di quei verbali sono cittadini che avevano fatto ricorso (vincendolo) contro i verbali ricevuti appunto nel 2018. Ora spuntano “dal nulla” altri verbali e per tutti ci sarebbe la dicitura “destinatario irreperibile”. Verbali, dicevamo, più che raddoppiati nel frattempo e che non possono neppure essere contestati perché la notifica del postino fa fede fino a querela di falso, e i termini per fare ricorso sono ormai ovviamente decaduti.

Moltissime delle famiglie che hanno ricevuto gli aiuti statali per far la spesa, i famosi bonus spesa appunto, si ritroveranno a dover pagare un salasso, in media circa € 350,00 a trasgressore, in un momento di difficoltà come questo. E se non dovessero pagare, gli stessi verbali verranno iscritti a ruolo con il concreto (sicuro!) rischio di vedersi mettere le ganasce fiscali all’auto o peggio vedersi pignorare il conto o lo stipendio.

In questa situazione di estrema difficoltà per tutti, cittadini e imprese, il Comune parrebbe non avere una linea per cercare di uscire da una situazione estremamente difficoltosa e qualora ne avesse una, ancora non è dato conoscerla.

Altri enti locali hanno ad esempio già provveduto alla sospensione dei tributi locali sulla base delle direttive date dallo stesso Governo. Si potrebbe pensare anche ad una qualche forma di aiuto (magari almeno una riduzione consistente di Imu e tassa rifiuti visto il non utilizzo dei locali) alle numerosissime attività che hanno dovuto abbassare le serrande. Oltretutto, nonostante tutti gli eventi ludici del 2020 siano stati annullati, gli stanziamenti (centinaia di migliaia di euro) potrebbero essere magari destinati ad aiutare le imprese, le più colpite da questo lockdown, preservando magari in questa maniera il livello occupazionale.

Affitti, utenze, sanificazione locali, adeguamento degli stessi alle nuove misure di distanziamento in attesa della fase 2, tassa rifiuti, imu, tassa occupazione suolo pubblico ecc sono completamente a carico degli imprenditori che si ritrovano quasi soffocati.

Il Sindaco in questa pandemia è intervenuto solo per elogiare i cittadini che in maniera civile stanno rispettando le prescrizioni. Va benissimo, ci mancherebbe, ma i cittadini aspettano ora con ansia fatti concreti e non elogi. Non si campano le famiglie con videomessaggi rassicuranti.

I cittadini, attendono fiduciosi ma molto preoccupati, che le istituzioni, anche locali, battano un colpo che vada oltre l’ “elemosina” per permettere alle imprese e ai cittadini di respirare, e pensare al futuro. Un futuro per molti messo a rischio da una stagione turistica che con molta probabilità sarà deludente.

Christian Calaminici