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Cronaca

Covid e lavoro, perse oltre 52.000 assunzioni: Olbia dato peggiore

Covid e lavoro, perse oltre 52.000 assunzioni: Olbia dato peggiore
Covid e lavoro, perse oltre 52.000 assunzioni: Olbia dato peggiore
Angela Galiberti

Pubblicato il 26 May 2020 alle 18:41

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Olbia, 26 maggio 2020 - Nuovo bollettino Aspal sul lavoro nell'emergenza Covid, nuovi numeri che raccontano quanto è in crisi l'economia isolana. Il dato riferito al mercato del lavoro è fino al 19 maggio. In totale, sono stati persi 52.529 posti di lavoro rispetto al 2019: nel 2020 ci sono stati 34.702 assunzioni, mentre l'anno precedente ce ne sono state 87.321.

I settori più colpiti sono essenzialmente tre: Alberghi e ristoranti che fanno registrare una flessione di 23.577 posti di lavoro in meno, e poi a seguire molto distanziati ecco Istruzione e Noleggio. Più indietro Commercio, Trasporti, Attività artistiche, Altri servizi e Servizi domestici.

Il dato peggiore di tutta la Sardegna è quello del CPI Olbia che serve non solo la Città olbiese vera e propria, ma anche buona parte della Gallura. Nel 2019 sono state registrate 17.486 assunzioni, mentre nel 2020 solo 4.055 con una perdita netta di 13.431. Una vera e propria ecatombe sociale.

Dietro CPI Olbia, ecco CPI Cagliari con una perdita di 7.254 posti di lavoro. Il dato olbiese rimane di gran lunga il peggiore in assoluto di tutta l'Isola.