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Covid-19 Olbia, Nizzi: "non si possono abbassare le tasse"

Covid-19 Olbia, Nizzi:
Covid-19 Olbia, Nizzi:
Angela Galiberti

Pubblicato il 11 May 2020 alle 19:23

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Olbia, 11 maggio 2020 - Era molto atteso l'intervento del sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, sull'emergenza Covid-19: questa è la prima volta che il COnsiglio comunale affronta tale tematica con il contributo qualificato del primo cittadino che, in qualità di autorità sanitaria, ha seguito in prima persona fin dall'inizio.

"Ringrazio tutti i dipendenti dell'assessorato ai servizi sociali, tutti i dipendenti della polizia locale, tutte le associazioni che hanno dato una mano per la sicurezza in città. Non abbiamo lasciato solo nessuno. Il ringraziamento più alto va fatto a quei benefattori che hanno contribuito a sostenere la nostra comunità. Una famiglia della nostra città ha donato, questa mattina, 50.000 euro. Tutte queste persone verranno inserite in un documento e a loro sarà dedicato un riconoscimento perenne", ha detto Nizzi.

Il Sindaco ha voluto sottolineare l'enorme lavoro fatto dai dipendenti comunali durante l'emergenza perché senza di loro molte persone non avrebbero ricevuto sostegno. Poi, però, si è parlato anche di tematiche più ostiche e difficili da digerire, ovvero la questione tasse comunali.

"Noi tutti non possiamo prendere in giro i nostri concittadini e dire non facciamo pagare le tasse - ha detto Nizzi rivolgendosi ai consiglieri comunali -. Ben sapendo che il nostro bilancio deve essere mantenuto in equilibrio. O ci sono norme nazionali che ci aiutano mettere sforare quel bilancio e che ci danno l'opportunità di rientrare dal debito in un periodo pluriennale oppure noi non possiamo fare niente. Prendiamo in giro i nostri concittadini. Cosa perdiamo? Un'enormita di tributi comunali che non verranno pagati quest'anno. Faremo un bel buco di bilancio! Così come la tassa di soggiorno: i due milioni che abbiamo già computato della tassa di soggiorno, il pagamento dei parcheggi già computato che non entrerà nelle casse comunali e dell'Aspo, così come la tosap, così come tari, già sei/7 milioni non vengono pagati in tempi normali. Non si può prevedere che sia una drastica riduzione senza una giusta compensazione da parte dello Stato".

L'auspicio del sindaco è quello che il Governo intervenga in questo senso mettendo a correre un cospicuo pacchetto di milioni di euro.

Per quanto riguarda la riapertura, Nizzi ha detto "Meno male che i commercianti hanno capito che è meglio riaprire con tutte le restrizioni per avere quelle 50 euro per comprare il pane, per pagare la bombola, non per pagare le tasse. Nessuno può pagare le fatture che hanno emesso le aziende che hanno fornitori. Si conteranno sulla mano gli alberghi che riapriranno in città: per mettere in moto la macchina servono soldi. Non aprono perché non possono aprire. Ho parlato con gli imprenditori e ci chiedono di togliere la tosa, la tari e io rispondo come facciamo a togliere la tassa comunale se lo stato non ci dà l'opportunità di spalmare il debito?"

"Cosa abbiamo pensato di fare? Noi abbiamo preso per buona l'ordinanza Solinas e abbiamo detto sì: noi rendiamo possibile l'apertura anche se ci sono molti che avrebbero fatto cose contrarie e molti che non hanno aderito".

Poi lancia le sue idee: più tavolini all'esterno (solo per il settore food e con modifica al regolamento), più piste ciclabili e pedonali.