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Pubblicato il 12 May 2020 alle 17:37
Olbia, 12 maggio 2020 - L'ospedale Mater Olbia è in prima linea nella lotta anti Covid-19 e nella terapia con il plasma: il nosocomio olbiese è stato coinvolto in un progetto scientifico internazionale che vede protagonisti anche la Qatar Foundation Endowment, l'Hamad Medical Corporation (Doha), l'Università Cattolica del Sacro Cuore.
La notizia è stata diffusa da AdnKronos. La ricerca prevede il coinvolgimento di 100 donatori e 100 pazienti riceventi: lo studio servirà a standardizzare la terapia con il plasma di cui in questi giorni si parla moltissimo a livello nazionale e internazionale.
Secondo le ipotesi in campo, gli anticorpi nel plasma dei pazienti convalescenti potrebbero contribuire a un decisivo miglioramento delle condizioni cliniche dei pazienti malati e di indirizzarli verso una rapida guarigione.
Poiché alcuni aspetti devono essere chiariti, è necessario uno studio più approfondito. Per esempio, non è chiaro quanti pazienti convalescenti da Covid-19 siano in grado di sviluppare una quantità sufficiente di anticorpi, nonché la loro persistenza nel tempo. "Rimangono da definire gli
aspetti qualitativi degli anticorpi responsabili dell'attività
protettiva e 'neutralizzante' come la classe di IgG e le sottoclassi
di IgG coinvolte", spiega l'articolo approfondito pubblicato da AdnKronos.
L'obiettivo della ricerca che vede coinvolto anche l'ospedale Mater Olbia è proprio questo: "valutare la sicurezza e l'efficacia della terapia con plasma in una coorte di pazienti Covid-19".
Al Mater Olbia verranno eseguiti "mediante saggi Elisa, la determinazione dei titoli anticorpali e la caratterizzazione qualitativa della risposta sui campioni di plasma ricevuti da Hamad Medical Corporation (da pazienti donatori e riceventi). In tal modo sarà possibile determinare una cinetica della risposta immunitaria ed i profili immunologici nella coorte di pazienti inclusi nello studio".
La ricerca ha così lo scopo di individuare "i profili della risposta immunitaria umorale (anticorpi) che si associano ad attività protettiva e quindi neutralizzante". In sostanza, si arriverà alla preparazione di un protocollo sanitario basato su evidenze scientifiche.
La ricerca è interamente finanziata da Qatar Foundation Endowment, Hamad Medical Corporation e Mater Olbia Hospital. Il valore della ricerca è stimato in 500.000 euro.
Come specifica AdnKronos, "Lo studio sarà coordinato da Hussam Al Soub e da Ali S. Omrani di Hamad Medical Corporation e da Stefano Vella, docente di Salute globale Ucsc, e Giovanni Delogu, associato di Microbiologia Ucsc, del Mater Olbia Hospital".
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