Covid-19 e Ospedale Olbia, Meloni: "100 dipendenti 'a rischio' non conoscono risultato tampone"

Olbia, 23 marzo 2020 - Si parla ancora di Covid-19, ma questa volta dal punto di vista politico. Sì, perché ora è il tempo delle domande e delle risposte.

A farle è il consigliere regionale gallurese Giuseppe Meloni che, ieri, ha inoltrato un'interrogazione all'assessorato regionale alla Sanità per conoscere l'effettiva situazione dell'ospedale di Olbia Giovanni Paolo II dove sono stati riscontrati alcuni casi positivi di Coronavirus.

Al momento, però, non si comprende quanti casi sono stati riscontrati a Olbia e quanti altrove perché gli unici dati resi noti sono solo quelli aggreggati.

"A tutt'oggi, incredibilmente, 2 pazienti positivi al Covid-19 risultano intubati in Rianimazione, nonostante quell'ospedale risulti, ancora, no Covid - scrive Meloni nella sua interrogazione -. Parrebbe addirittura che (se fosse appurato sarebbe gravissimo!) uno dei due pazienti di cui sopra, già ricoverato a Sassari per positività al Covid-19 e inopportunamente trasferito all'ospedale Giovanni Paolo II° come paziente nel frattempo "negativizzato", risulti invece, ad un esame più approfondito effettuato successivamente ad Olbia, sempre positivo al coronavirus".

Il consigliere Meloni si fa portavoce degli operatori sanitari, che chiedono "con urgenza la fornitura a tutte le strutture ospedaliere di idonei dispositivi di protezione individuale nonché l’effettuazione del tampone a tutto il personale dei vari reparti, con una celere, essenziale, refertazione".

"A 48 ore dal prelievo su oltre 100 dipendenti dell’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia, ”ad alto rischio" perché entrati in contatto direttamente o indirettamente con il “collega 0”,non si ha riscontro alcuno circa il risultato del tampone", continua Meloni.

Il consigliere regionale del Pd interroga così il presidente Solinas e l'assessore regionale Nieddu sulla situazione del Giovanni Paolo II per sapere quali azioni intendano adottare per risolvere il problema.