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Covid-19, appello del dott. Marracini: diffusione virus dai giovani, sensibilizzate i vostri figli

Covid-19, appello del dott. Marracini: diffusione virus dai giovani, sensibilizzate i vostri figli
Covid-19, appello del dott. Marracini: diffusione virus dai giovani, sensibilizzate i vostri figli
Olbia.it

Pubblicato il 28 September 2020 alle 12:43

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Cagliari, 28 settembre 2020 - Ieri la giornata più nera per la Sardegna sul fronte Covid-19: 139 nuovi contagi, un numero mai raggiunto nemmeno durante la prima ondata e durante il lockdown. Numeri che fanno paura e che impongono una riflessione. A parlare è il dott. Sergio Marracini, direttore del presidio Santissima Trinità di Cagliari.

“In Sardegna si sono registrati 139 casi di positività al virus SARS-COV2. Un numero elevato, il più elevato mai registrato prima. Dalle indagini epidemiologiche emerge la modalità con la quale il virus si sta muovendo. La diffusione è avvenuta e avviene tra i giovani che poi portano il virus nelle famiglie e nelle comunità strette, come i piccoli paesi della Sardegna. La dimostrazione è che, una volta individuato il soggetto positivo e testati i contatti di questo, risultano contagiati i familiari e non i colleghi di lavoro o gli altri soggetti adulti con i quali questo è venuto a contatto. Mentre al contrario c’è una rete di contagi tra i giovani e gli amici dei ragazzi", spiega il dott. Marracini.

"Pertanto il soggetto adulto, che usa presumibilmente bene i dispositivi di sicurezza e le raccomandazioni per la prevenzione, anche se positivo non contagia altri soggetti. Mentre i ragazzi, che fuori dalla scuola non utilizzano i dispositivi e seguono regole sociali non adatte alla prevenzione, diventano veicolo di contagio nell’ambiente familiare dove, per ovvie ragioni, si abbandona ogni forma di prevenzione e protezione. È auspicabile quindi, per prevenire un dannoso e insostenibile lockdown ulteriore, che i genitori sensibilizzassero maggiormente i propri figli al rispetto delle regole di prevenzione che, se utilizzate correttamente, dimostrano di avere un alto livello di efficacia”, conclude il direttore.

Dunque, l'appello è alla sensibilizzazione dei giovani affinché usino i presidi di protezione nella maniera corretta.