Covid-19 al rientro da Porto Rotondo: tre giovani ricoverati

Porto Rotondo, 19 agosto 2020- Continuano ad arrivare le notizie da Roma sullo stato di salute dei giovani coinvolti nel caso cluster di Porto Rotondo, attribuito alla frequentazione di una festa tenutasi lo scorso 9 agosto in un prestigioso locale della località turistica.

I giovani romani che si sono dati appuntamento per l'evento a Porto Rotondo sono una ventina e secondo quanto riportato da diverse testate giornalistiche al loro rientro a Roma tutti sarebbero risultati positivi al Covid-19 e attulmente si troverebbero in isolamento. Tre di loro si trovano invece allo Spallanzani di Roma in regime ordinario di ricovero, ovvero non necessitano di supporto respiratorio.

In queste ore è stata diramata e diffusa dalle pagine de L'Unione Sarda anche la nota stampa del locale chiamato in causa dalle cronache del cluster dopo la festa, il Country Club:

"Quella sera e durante tutta la sua attività estiva il Country Club ha rispettato tutti i protocolli di sicurezza anti Covid: sanificazione e distanziamento, rilevazione della temperatura, ingresso e uscita separati, e ha dotato a sue spese di mascherine certificate tutti i clienti che non ne erano forniti all'ingresso del locale".

Non vi è infatti nessuna certezza che il contagio sia stato "attivato" nel noto locale chiamato in causa e anche i titolari del locale ci tengono a precisarlo:

"Siamo stati inconsapevoli protagonisti della cronaca, con un danno d'immagine ed economico incalcolabile, ma abbiamo preferito aspettare i capire il reale andamento dei fatti prima di replicare. Come si evince da innumerevoli testimonianze e come si apprende da alcuni articoli, i ragazzi, anche loro inconsapevoli in quanto asintomatici, hanno frequentato il locale solo l'ultima sera della loro vacanza, frequentando nei giorni precedenti una serie di ristoranti e locali della Costa Smeralda tra Porto Cervo, Poltu Q uatu e Baia Sardinia".

Protocolli rispettati, e correttezza dei fatti, queste sono le cose vogliono essere precisate dai titolari con la nota stampa:

"Ci teniamo a riportare la correttezza dei fatti per valorizzare il lavoro di tutte le persone che operano con noi nel rispetto dei protocolli".