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Cronaca

Costa Smeralda: un sogno lungo 60 anni tra bellezza e fascino

Costa Smeralda: un sogno lungo 60 anni tra bellezza e fascino
Costa Smeralda: un sogno lungo 60 anni tra bellezza e fascino
Laura Scarpellini

Pubblicato il 14 June 2019 alle 15:18

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Arzachena, 14 giugno 2019 - Oggi in Costa Smeralda si ricorda una data storica: 60 anni fa venivano venduti i terreni di Porto Cervo.

Presso lo stazzo di Antonia Orecchioni a Liscia di Vacca, veniva sottoscritto lo storico atto notarile con cui i terreni dell’intera baia di Porto Cervo sarebbero passati dalle mani della famiglia Orecchioni, che ne avevano il possesso dalla metà del Settecento, e Giuseppe Mentasti. Noto come Kerry, classe 1908, l'imprenditore milanese era già proprietario dell’Acqua San Pellegrino, e si era subito innamorato di questi meravigliosi 145 ettari su cui non era presente alcuna costruzione, ma consentivano solamente a capre e mucche di pascolare indisturbate.

Da qui partì la grande rivoluzione che prese il nome Costa Smeralda per quella terra nota a tutti come Monti di Mola,di cui erano stati venduti, in un colpo solo, centinaia di ettari finendo nelle mani di qualcuno che non fosse un agricoltore, un allevatore, un gallurese!

A riprova che nulla può accadere per caso Mentasti, che era un grande navigatore, era solito negli anni precedenti con la sua “Croce del Sud”, solito costeggiare la Gallura nel periodo estivo. Nel 1954 comprò l’isola di Mortorio. Anni dopo, scoprì Porto Cervo e entrandonella baia con la barca, se ne innamorò perdutamente. Da li iniziò a trattare quelle terre con gli Orecchioni, fino a convincerli a venderle tutte.

Da notare che quegli appezzamenti nell'atto notarile riportano solo nomi galluresi: l’Avru, l’Isula Longa, l’Isula Tunda non citando mai il nome Porto Cervo nonostante il nome fosse attestato sulle carte fin dal Duecento. Per tutti, era noto come “lu poltu mannu”, il grande porto.

A quattro anni di distanza da quel fatidico 14 giugno 1959, Mentasti prenderà a sua volta un'importante fondamentale per la Costa Smeralda: la vendita all’Aga Khan. Il Principe già aveva immaginato tutto e veniva tacciato come un grande visionario quando descriveva già con dovizia di particolari, i luoghi in cui di li a poco, sarebbero sorti un vero porto, un centro bellissimo, una piazzetta meravigliosa. E così con grande stupore dopo solo cinque anni dall'atto gli Orecchioni e Mentasti Porto Cervo iniziò a ricevere i suoi ospiti di mezzo mondo.

Un sogno che sembrava per tutti impossibile da realizzare, era diventato una meravigliosa realtà. Oggi sogno continua a vivere , trasmettendo a tutti i visitatori quell'aria di fascino che solo le grandi imprese riescono a trasmettere.

Buon anniversario, Porto Cervo, e grazie per averci regalato in ogni occasione emozioni indimenticabili frutto di chi dei propri sogni ne ha fatto una splendida realtà.