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Cronaca

Olbia, studenti in corteo contro Renzi: "La scuola non è un'azienda"

Olbia, studenti in corteo contro Renzi:
Olbia, studenti in corteo contro Renzi:
Paolo Ardovino

Pubblicato il 09 May 2016 alle 17:47

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Olbia, 09 maggio 2016 - Giovedì 12 maggio sarà un giorno importante per Olbia e gli studenti olbiesi. Saràun giorno di protesta. In contemporanea con la data dei test INVALSI per le scuole superiori, infatti, si terrà un corteo - coordinato a livello nazionale attraverso la rete StudAut - contro la Buona Scuola e le prove INVALSI.

A mettere su il corteo è stato il Collettivo Autonomo Studentesco Olbia che, attraverso la propria pagina Facebook, spiega nello specifico le motivazioni che hanno spinto i ragazzi e le ragazze a protestare. La riforma della Buona Scuola è finita nel mirino degli studenti, poiché la renderebbe "sempre più un'azienda.Con presidi che hanno poteri da manager: determinano quali docenti assumere, quali premiare, quali licenziare. A causa dei tagli fatti da parte dello stato, le scuole sono obbligate a cercare finanziamenti nelle imprese private tramite gli School Bonus.Gli studenti sono costretti a svolgere un esagerato monte ore di alternanza scuola-lavoro.Tutto ciò affonda ulteriormente il livello dell’istruzione pubblica favorendo gli istituti privati, e quindi rendendo la cultura accessibile solo ai pochi che possono permettersela economicamente". L'alternanza scuola-lavoro, una delle novità più rilevanti, pare abbia accolto molti dissensi, e il Collettivo ne spiega i motivi: "E'inammissibile che degli adolescenti, degli studenti, si vedano costretti a lavorare per delle aziende le quali non volgono ad essi né la minima retribuzione, né il minimo rimborso per le spese dei trasporti necessari.Abituandoli già dal loro periodo formativo ad un sistema dove i lavoratori vengono sottopagati, come succede per gli apprendistati o per gli stage lavorativi, un sistema nel quale noi giovani ci vediamo costretti ad accettare paghe ridicole pur di poter lavorare".

Poi, ancora, le INVALSI, al centro di discussioni e polemiche già da qualche anno, rientrano nell'occhio del Ciclone anche questa volta. Sempre attraverso la pagina social, il Collettivo Studentesco ha esposto il proprio drastico parere sulla Prova Nazionale:

"Il loro scopo è quello di creare una statistica sulle scuole italiane, monitorare l’apprendimento degli studenti e la qualità dell’insegnamento - comincia la nota -, questi test ignorano completamente le diversità che ci sono tra le varie scuole e regioni italiane. È inconcepibile, inoltre, come il ministero pretenda di decidere, tramite dei test a crocette, il livello dell’apprendimento degli studenti. Le INVALSI sono un danno per noi studenti come per i nostri docenti, forzano entrambi a perdere svariate ore di lezione, ore che dovrebbero essere dedicate all’istruzione vera, buttate per futili esercitazioni, nell’illusione che davvero possa esserci un giovamento.Il ministero, inoltre, utilizza questi test per decretare a quali scuole destinare i finanziamenti pubblici, che vengono assegnati agli istituti aventi i punteggi maggiori, andando ad affondare ancora maggiormente quelli che realmente necessitano di un supporto finanziario da parte dello stato, andando quindi a creare scuole di classe A e classe B".

Concludendo poi con l'accattivante slogan:IL 12 MAGGIO NON LASCIARTI SCHEDARE, LOTTA! LA BUONA SCUOLA È QUELLA RIBELLE! - Una risposta forte da parte degli studenti olbiesi, che si preparano a farsi sentire a gran voce giovedì mattina, il corteo partirà da Piazza Mercato alle 8:30 e la speranza è quella di raccogliere più studenti possibili che appoggino la causa; che sia giusta o sbagliata saranno i posteri a decretarlo, di certo però evidenzia il senso di rivolta e ribellione che ancora scorre tra i banchi di scuola.