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Cronaca

Eccellenze olbiesi: Corinne Isoni, giudice in una gara nazionale

Eccellenze olbiesi: Corinne Isoni, giudice in una gara nazionale
Eccellenze olbiesi: Corinne Isoni, giudice in una gara nazionale
Angela Galiberti

Pubblicato il 26 February 2016 alle 18:29

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Olbia, 26 Febbraio 2016 - Sedici atenei partecipanti, 75 giovani e un solo obiettivo: stracciare gli avversari a colpi di mediazione. Il tutto davanti ad alcuni preparatissimi giudici, tra i quali vi era un solo esponente sardo: Corrinne Isoni, 30 anni, olbiese. Diplomata al Gramsci di Olbia e laureata a Padova, Corinne Isoni è uno dei tantissimi talenti nostrani che riescono ad emergere grazie alla loro caparbietà e alla loro preparazione. La dottoressa Isoni, la settimana scorsa, ha visto sotto i suoi occhi la prossima generazione di mediatori: giovani preparatissimi che stanno prendendo confidenza con uno strumento sempre più importante per la risoluzione delle controversie. "Si tratta di un evento a livello nazionale, organizzato dall'Università degli studi diMilano e dalla Camera arbitrale di Milano, che coinvolge gli studenti delle università di tutta Italia (in questa quarta edizione erano ben 16 gli atenei partecipanti) - racconta Corinne Isoni -. I ragazzi si sfidavano a colpi di trattative, simulando delle vere e proprie mediazioni. L'iniziativa è volta si far apprendere ai ragazzi che non sempre un conflitto è caratterizzato solo ed esclusivamente da aspetti negativi, ma che se affrontato nel modo adeguato, può essere risolto dalle parti stesse, con l'aiuto di un terzo imparziale e super partes. Si tratta di un metodo di apprendimento di tecniche di risoluzione delle controversie e di negoziazione che permettono, non solo una risoluzione in tempi brevi ma anche la creazione, dal conflitto stesso, di opportunità per le parti coinvolte. Inoltre, i ragazzi apprendono tecniche di comunicazione e gestione dei conflitti, oltre ad imparare a gestire le emozioni che caratterizzano il conflitto".

La dottoressa Isoni si occupa di mediazione quotidianamente e ha all'attivo diverse pubblicazioni scientifiche sul tema. Un giovane talento che in 7 anni ha bruciato le tappe e che si è ritrovata, unica sarda e una giovanissima, tra i giudici di una competizione nazionale. "L'esperienza mi ha fatto vivere tante emozioni in primis perché ho visto dei ragazzi utilizzare le stesse tecniche che io utilizzo ogni giornoperla mia professione, ossia quelle dell'ascolto attivo, dell'esplorazione degli interessi delle parti, che non sempre sono evidenti ma risultano essere nascosti dalle posizioni, la tecnica del brainstorming (tempesta di cervelli) per la ricerca di una soluzione - conclude la giovane professionista della mediazione -. Inoltre è stato molto bello vedere come i percorsi universitari si stiano evolvendo. I docenti scendono dalla loro cattedra e aiutano i ragazzi a mettere in pratica ciò che hanno appreso. Anche nel nostro paese il percorsi universitari si stanno evolvendo, facendo apprendere sul campo ai futuri imprenditori, avvocati, giudici, consulenti, funzionari amministrativi che non esiste un unica strada per La risoluzione dei conflitti".