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Convention del centrodestra per Nizzi: "Olbia prima di tutto"

Convention del centrodestra per Nizzi:
Convention del centrodestra per Nizzi:
Olbia.it

Pubblicato il 30 April 2011 alle 22:07

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La scenografia è quella classica del centrodestra. Gigantografia del candidato sindaco e il nome scritto a caratteri cubitali. Non manca nemmeno l’inno, preso “in prestito” dal Presidente del Consiglio. Le note di “Meno male che Nizzi c’è” anticipano la salita sul palco del protagonista, tra l’ovazione del pubblico e lo sbandieramento dei vessilli di partito. Settimo Nizzi si mostra sicuro e sorridente. È lui il mattatore di quel pubblico che riempie la sala.

Preferisce, come dice, abbassare i toni della campagna elettorale. Dice di non essere interessato allo scontro a distanza tra lui e Gianni Giovannelli. Ma i toni, tra i due maggiori contendenti, sono comunque aspri e Nizzi non risparmia frecciatine all’ex compagno di partito. «Dicono che sono arrogante, ma la gente si ferma per strada a parlare con me. Con Giovannelli, invece, non si fermano perché lui è poco predisposto ai saluti e troppo impegnato a fumare la sua pipa» dice scatenando gli applausi della sala. Poi, dalla tasca, tira fuori una fotografia che ritrae Silvio Berlusconi, Settimo Nizzi e Gianni Giovannelli durante un comizio del 2007. «Bene, questo signore tra qualche giorno si farà la foto anche con Bersani». Infine, si giustifica per le sue costanti battute in gallurese: «Si può fare anche qualche errore in italiano, ma l’importante è farsi capire nella nostra lingua». Gli applausi del pubblico, per un tema così inflazionato, non si contano.

Se Settimo Nizzi ha mantenuto i «toni bassi», ci pensa Fedele Sanciu a riscaldare gli animi della platea. «Giovannelli ci ha lasciato la città allo sfascio dopo quattro anni. Noi dobbiamo reagire e riprenderci la nostra città. Dobbiamo reagire anche al fango che buttano su di noi e su Settimo in particolare. Dobbiamo smontare le loro bugie». Non si contano gli attacchi al candidato della Coalizione Civica da parte del Presidente della Provincia, che affonda: «Noi gli abbiamo regalato l’elezione a sindaco e non è riuscito ad amministrare la nostra città. Forse era troppo occupato nel giocare su Facebook – aggiunge - Giovannelli non ha mai strappato un risultato da Cagliari, da Roma o da Bruxelles». Poi esprime solidarietà alla sinistra, non quella della Coalizione, ma a quella di Cristina Dessole. «Hanno avuto il coraggio di ribellarsi perché rimangono coerenti con le loro idee». Parole che faranno sicuramente discutere, soprattutto all’interno del Partito Democratico, considerate le voci, smentite dagli interessati, che insinuano l’appoggio segreto di Sanciu alla lista della Dessole.

Dopo gli interventi dei due big galluresi, è la volta dei partiti di coalizione. Michele di Cristo (Italia Federale) cita Giorgio Almirante: «La Destra o è coraggio o non è – afferma – Si dice che Giovannelli sia un uomo di destra, ma a quanto pare non lo è. Noi abbiamo deciso di stare con Nizzi perché è stato il miglior sindaco degli ultimi cinquant’anni». Stefano Fancello (Psd’Az) si vergogna del suo passato col centrosinistra e si vanta di «aver contribuito a liberare Olbia votando contro Giovannelli in Consiglio Comunale». Giovanni Satta (Udc) spiega la scelta di campo: «L’Udc deve stare a destra. Non solo abbiamo il simbolo, ma anche gli uomini» dice minimizzando la spaccatura interna al partito. Uccio Iodice (Dc): «Giovannelli farà la fine di Pietrina Murrighile, lo spazzeremo via». Patrizia Bigi (Riformatori) elogia il candidato sindaco: «Settimo sarà la forza motrice di questa città». Agostino Sanna (La Destra): «Raggiungeremo il quorum e lavoreremo per il bene di Olbia». Infine è Mauro Pili che arringa il pubblico. Decanta l’operato dell’amico Nizzi e lo reputa «il miglior sindaco che la Sardegna abbia mai avuto».