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Pubblicato il 06 October 2017 alle 18:50
Golfo Aranci, 08 Ottobre 2017- Il contrasto all'evasione su incarico della polizia tributaria si è rivelato un misero fallimento per quasi tutta la Sardegna. Il temerario progetto chestabiliva che ai Comuni venisse riconosciuta la quota del 100% di quanto ecuperato, non ha stimolato i comuni sardi a collaborare contro l'evasione fiscale.In concreto, si trattava di usufruire delle così dette cosiddette "segnalazioni qualificate" che i Comuni avrebbero dovuto fare all'Agenzia delle Entrate, indicando eventuali difformità con l'accertamento tributario condotto sui movimenti di persone e società. Nonostante si fosse stabilito che ciò che fosse entrato nelle casse comunali sarebbe appartenuto al 100% al comune interessato, il risultato è stato imbarazzante e la Sardegna ha raccolto pochi euro. Interessante il dato sul capoluogo di regione Cagliari che haraccimolato 1oo euro.
Ad Avere ottenuto risultati più gratificanti sono stati i comuni diSassari, con 17.297 euro e Golfo Aranci, unico comune gallurese, con 6.255 euro recuperati. Fasolino, sindaco di Golfo Aranci ha dichiarato alla nuova Sardegna cheLa cifra sarà maggiore, sugli 80mila euro, perché i primi incassi si basano su rateizzazione. Per il Comune si trattaun'opportunità importante, in quanto maggiori introiti entreranno direttamente nelle casse.Oltre a Cagliari, Nuoro, Sassari e Golfo Aranci, nei 10 Comuni sardi entrano anche Decimomannu (50 euro), Serdiana (150), Sinnai (50), Simaxis (50), Sorso (2.154) e San Gavino Monreale (150 ). I risultati della Sardegna non si discostano da quelli nazionali, con una media di recupero tributario diappena 1.625 euro in media gli 8 mila Comuni.
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