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Cronaca

Conte, nuovo Dpcm prima del 4/11: tre fasce di rischio, coprifuoco alle 21 e chiusura centri commerciali

Conte, nuovo Dpcm prima del 4/11: tre fasce di rischio, coprifuoco alle 21 e chiusura centri commerciali
Conte, nuovo Dpcm prima del 4/11: tre fasce di rischio, coprifuoco alle 21 e chiusura centri commerciali
Angela Galiberti

Pubblicato il 02 November 2020 alle 12:57

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Roma, 02 novembre 2020 - Un Dpcm da pubblicare il prima possibile, per cercare di bloccare il più possibile la circolazione del virus con delle restrizioni modulate in base alla reale situazione nei territori. Questo, in breve, è quanto il premier Giuseppe Conte ha detto alla Camera per illustrare il nuovo provvedimento.

"Il Governo è chiamato ad assumere decisioni velocemente. La lettura del report ha costretto a configurare un nuovo corpus di misure restrittive da adottare prima del 4 novembre. Ascolterò con la massima attenzione le diverse posizioni, preannuncio la mia disponibilità ad accogliere i rilievi nelle osservazioni che verranno approvate alla Camera e al Senato", ha detto il premier Conte. "Il quadro epidemiologico nazionale ed europeo appare particolarmente critico. La pandemia corre inesorabilmente tutto il continente. L'Europa, all'interno di un quadro globale complesso, è una delle aree più colpite dall'urto della seconda ondata. Anche nel nostro paese la situazione epidemiologico è in peggioramento. Dal monitoraggio dalla settimana dal 19 al 25 ottobre i contagi sono raddoppiati rispetto alla settimana precedente", ha sottolineato Conte.

Dopo aver illustrato i numeri della pandemia, Conte ha spiegato cosa conterrà il prossimo Dpcm. Intanto, la prima certezza è che non ci saranno misure uguali in tutte le Regioni come in vece chiedevano i presidenti di Regione. Ci sono tre fasce di rischio alle quali corrispondono restrizioni via via più restrittive. Come vengono inserite le Regioni e le Province autonome in queste "fasce di rischio"? A stabilirlo saranno dei parametri scientifici e oggettivi elaborati da una serie di enti con a capo ISS e Ministero della Salute. In base ai dati, il ministro della Salute - tramite ordinanza - decreta l'inserimento della Regione all'interno di una fascia di rischio alla quale verranno applicate le conseguenti misure restrittive.

Nelle aree del territorio nazionale in cui il rischio non è elevato, si ipotizzano le seguenti restrizioni: "pensiamo alla chiusura nei giorni festivi e prefestivi dei centri commerciali eccetto farmacie, parafarmacie, edicole, supermercati e tabacchi che si trovano al loro interno. Chiusi anche corner scommesse e sale. Chiuderanno musei e mostre. Prevediamo la riduzione del 50% della capienza dei mezzi pubblici. Stiamo pensando a limiti per gli spostamenti da e verso Regioni con elevati coefficienti di rischio salvo esigenze lavorativi, salute, studio necessità. Prevediamo una restrizione della circolazione nella fascia serale più tarda, salvo le medesime eccezioni elencate in precedenza. Prevediamo la possibilità DAD per scuole superiori secondo grado sperando che sia misura temporanea".

Quanto alle regioni con rischio elevato sono previste ulteriori misure restrittive proporzionate al coefficiente di rischio.