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Cronaca

Consulente olbiese sotto inchiesta per pirateria informatica

Consulente olbiese sotto inchiesta per pirateria informatica
Consulente olbiese sotto inchiesta per pirateria informatica
Olbia.it

Pubblicato il 21 May 2011 alle 16:49

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Ha violato il registro del Pra. Fabio Petta, presunto hacker, avrebbe attaccato la banca dati del Registro automobilistico nazionale. Questi dati sensibili gli sarebbero serviti per creare dei programmi da vendere ad alcuni vigili urbani in Campania. Il quarantenne, vero asso del web, ha per mesi creato le condizioni per un'inchiesta che ha portato in città anche il nucleo Cnaipic, cheè in via esclusiva incaricato della prevenzione e della repressione dei crimini informatici, di matrice comune, organizzata o terroristica, che hanno per obiettivo le infrastrutture informatizzate di natura critica e di rilevanza nazionale. La Procura di Roma sostiene che Petta abbia predisposto e testato un sistema che consente l'accesso al Registro automobilistico nazionale (Pra) e che lo abbia predisposto per commercializzarlo. Tra gli acquirenti, secondo l'inchiesta, anche i vigili urbani di alcuni comandi di città campane. Fabio Petta, se è vero ciò che sostengono i pm, si è reso artefice di un'operazione assai complessa che, secondo la polizia, lo ha messo nelle condizioni di entrare negli archivi dell'Aci. Giovedì mattina, il consulente informatico olbiese, ha ascoltato sorpreso le contestazioni che gli muovono i pm. I poliziotti di Olbia, invece, lo conoscono da tempo. Lo hanno seguito, fotografato e ascoltato per mesi. I software che consente di entrare nel Pra senza problemi sarebbe stato venduto considerando che le visure nel Registro automobilistico nazionale costano e con i programmi pirata attribuiti al consulente arrestato, si può lucrare. Unica incognita è perché siano stati acquistati delle forze dell'ordine campane.