Il Consiglio comunale chiede la sede dell'Autorità Portuale a Olbia

Sede della Port Authority a Olbia, il tempo stringe: il Consiglio Comunale prepara una lettera ufficiale da inviare al presidente Pigliaru. Davide Bacciu critico: Serve Consiglio comunale ad hoc.

Olbia, 06Settembre 2016 - C'è poco tempo per salvare il salvabile, vale a dire per pressare la giunta Pigliaru e ottenere la sede dell'Autorità Portuale della Sardegna a Olbia. Ne sono convinti i consiglieri comunali olbiesi che, ieri sera, hanno dato mandato al Presidente del Consiglio Comunale, Giampiero Mura - attraverso i capigruppo - di stilare un documento ufficiale per richiedere, in modo perentorio e deciso, la sede della Port Authority unica a Olbia.

La bozza del documento è stata letta in consiglio da Maria Antonietta Cossu, capogruppo di Forza Italia. Il documento, stringato, riassume i motivi per cui la sede deve essere Olbia: in primis la posizione geografica strategica della città, in secundis i numeri registrati dal porto Isola Bianca.

Questo modus operandi è stato giustificato per i temi ristrettissimi che la riforma delle autorità portuali richiede. Tutti d'accordo? Nemmeno per sogno. Davide Bacciu, ex assessore ai Lavori Pubblici e consigliere di minoranza del Gruppo Misto, ha espresso forti perplessità sia in consiglio comunale, sia attraverso una nota stampa. Secondo Davide Bacciu, infatti, c'è tutto il tempo per convocare un consiglio comunale urgente sul tema. "Ancora una volta mediante, la stampa, rinnovo l' invito a convocare con urgenza un consiglio comunale ad hoc ( occorrono tre giorni !) che si suddivida in due momenti - scrive il consigliere Bacciu -: una prima parte aperto all'intervento dei deputati e dei consiglieri regionali del territorio, dei sindaci galluresi tutti, delle forze sociali, datoriali e sindacali; Una seconda parte formale di approvazione ( ritengo facilmente all'unanimità ) del documento ufficiale da inviare alla Regione e al Ministero. Il tema è troppo importante e va discusso coinvolgendo tutte le forze del nord-est della Sardegna, anche tentando di coinvolgere altri territori a noi vicini".