Tuesday, 16 April 2024

Informazione dal 1999

Politica

Il congresso PD inizia col botto: Careddu non ammesso, solidarietà dei sindaci del Pd

Il congresso PD inizia col botto: Careddu non ammesso, solidarietà dei sindaci del Pd
Il congresso PD inizia col botto: Careddu non ammesso, solidarietà dei sindaci del Pd
Angela Galiberti

Pubblicato il 12 October 2014 alle 10:24

condividi articolo:

Olbia, 12 Ottobre 2014 - Partito Democratico a congresso tra veleni, litigate e scandali. Il vicesindaco Carlo Careddu, insieme adl altri 178 tesserati on line, non potrà partecipare e votare al congresso cittadino attualmente in corso in via Roma. Careddu e altri 178 colleghi si sono tesserati attraverso il web utilizzando una carta di credito. Il vicesindaco, in particolare, ha usato la carta della compagna ed è proprio questo il motivo per il quale non è stata accettata l'iscrizione. Un fatto gravissimo che ha costretto altri dirigenti del Pd ad autosospendersi. I sindaci "solidali" sono Giuseppe Meloni (Consigliere regionale e Sindaco di Loiri Porto San Paolo), Emiliano Deiana (Sindaco di Bortigiadas), Romeo Frediani (Sindaco di Tempio), Stefano Pisciottu (Sindaco di Santa Teresa di Gallura), Angelo Pittorru (Sindaco di Sant'Antonio di Gallura). "I sottoscritti Consigliere regionale e Sindaci della Provincia Olbia Tempio, tutti Dirigenti del Partito Democratico, manifestano forte disappunto verso la condotta della Segreteria del Circolo PD di Olbia, volta ad escludere dal partito una sua componente - hanno dichiarato i sindaci del Pd -. Gli scriventi esprimono piena solidarietà nei confronti del Vice Sindaco Carlo Careddu, reo di aver pagato il rinnovo on line delle tessere 2013 e 2014 con la carta di credito della propria compagna. Formulano inoltre la medesima solidarietà verso i tanti iscritti online di Olbia ai quali la Segreteria di Circolo, con le più svariate motivazioni, sta tentando di disconoscerne l'iscrizione, allo scopo di escludere gli stessi dai Congressi cittadino e provinciale tuttora in corso. Si ricorda, a chi finge di non saperlo, che il Partito Democratico e' per regola statutaria un partito di "iscritti ed elettori", un partito aperto che promuove, appunto, la partecipazione democratica. Non si può accettare in un Partito che vuole essere democratico realmente, e non solo per declinazione letterale, che dirigenti, militanti storici e fondatori del medesimo, nonché rappresentanti nelle istituzioni, possano ricevere un trattamento simile. Giova ricordare, peraltro, che questa posizione oltranzista proviene da una Segreteria rispetto alla quale, ancora oggi, si attende una decisione, a cura della Commissione regionale di garanzia, volta all'annullamento del relativo congresso istitutivo. Pertanto, gli scriventi annunciano che nella sciagurata ipotesi in cui non dovesse essere garantita la partecipazione al voto ai 178 tesserati online del Circolo di Olbia, valuteranno, unitamente a tanti altri amministratori della provincia di Olbia Tempio, l'opportunità di una conseguente e dolorosa AUTOSOSPENSIONE dal Partito Democratico. Tutto questo fino a quando non venissero assicurati all'interno del Partito, a tutti i democratici olbiesi, i diritti minimi di partecipazione democratica costituzionalmente garantiti".