Thursday, 18 April 2024

Informazione dal 1999

Cronaca

Congresso Otodi. Arru: tavoli tecnici aperti a società scientifiche

Congresso Otodi. Arru: tavoli tecnici aperti a società scientifiche
Congresso Otodi. Arru: tavoli tecnici aperti a società scientifiche
Olbia.it

Pubblicato il 08 May 2015 alle 22:35

condividi articolo:

Olbia, 08 Maggio 2015 - "Insieme dobbiamo lavorare per riformare il sistema, un cambiamento che passa attraverso la partecipazione dei professionisti, l'individuazione di regole chiare, percorsi formativa ed evitando l'autoreferenzialitá", ha detto l'assessore regionale alla Sanità, Luigi Arru, a Olbia, ad apertura dei lavori del 46° congresso nazionale dell' Otodi, l'Associazione che riunisce gli ortopedici e i traumatologi ospedalieri d’Italia.

La due giorni dedicata all'ortopedica si è svolta il 7 e l'8 Maggio e ha visto riuniti i massimi esperti ortopedici e traumatologi del panorama nazionale. “La scelta della Sardegna per questa edizione del convegno nazionale – spiegano gli organizzatori della due giorni olbiese, Sebastiano Cudoni, Direttore dell'unità operativa di Ortopedia dell'ospedale San Francesco di Nuoro, anche presidente regionale dell'O.T.O.D.I., e il Direttore dell’unità operativa di ortopedia dell’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia, Peppino Melavuole esser un riconoscimento dell'impegno che il mondo ospedaliero ortopedico sardo ha profuso negli ultimi anni nel panorama nazionale".

"Una associazione importante come l'Otodi - ha detto l'assessore Arru ad apertura dei lavori - può dare una mano d'aiuto al sistema, per avviare quel processo che dovrà tener conto della riforma della responsabilità professionale. Come assessorato regionale alla Sanità stiamo avviando dei tavoli tecnici, a cui parteciperanno anche le società scientifiche che potranno aiutarci a stabilire standard, percorsi di misurazione dei risultati che devono esser valutai "tra pari": un processo, questo, fondamentale per il mantenimento delle competenze dei professioni. In quest'ottica stiamo cercando di cambiare la cultura della formazione continua, che deve però passare per la riforma dell'ordine e delle società scientifiche. Abbiamo bisogno di un rapporto è di una misurazione dei risultati fatta tra pari, perché il sistema cambia e vede invecchiati molti professionisti, per questo si fa sempre più pressante la necessità di addestrare e trasmettere le competenza ai colleghi "giovani" in maniera molto più rapida",

Al centro del congresso, due temi importanti: “I traumi articolari” e “Gli insuccessi nella chirurgia protesica”. “Due sfide importanti nella nostra pratica quotidiana, che ci vede impegnati a soddisfare da un lato le esigenze di recupero funzionale dei pazienti affetti da traumatismi che interessano le articolazioni, dall'altro a garantire risultati ottimali nelle protesizzazioni articolari”, aggiungono i primari Cudoni e Mela.

(in copertina: immagine di repertorio)