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Cronaca

Confartigianato Trasporti Sardegna: r​ichieste e proposte degli autotraspo​rtatori

Confartigianato Trasporti Sardegna: r​ichieste e proposte degli autotraspo​rtatori
Confartigianato Trasporti Sardegna: r​ichieste e proposte degli autotraspo​rtatori
Olbia.it

Pubblicato il 19 February 2013 alle 12:15

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"Facciamo ripartire l’autotrasporto italiano”. Questo è l’invito che Confartigianato Trasporti Sardegna, insieme a tutti i 3.549 autotrasportatori della Sardegna, lanciano alle forze politiche candidate alle elezioni. “Con le altre Associazioni di categoria - ha affermato Giovanni Antonio Mellino, Presidente Regionale di Confartigianato Trasporti -per la nostra regione rivendichiamo il diritto alla continuità territoriale delle imprese isolane e la sterilizzazione dei tempi di attesa agli imbarchi nel calcolo dei tempi di guida, individuando le modalità per il contenimento di costi generali”. “In ogni caso – ha sottolineato Mellino – ai Partiti ribadiamo come il punto fondamentale da cui ripartire sia quello di riallineare i costi sostenuti dagli autotrasportatori, partendo dall’abbattimento di tutte le voci di spesa che gravano eccessivamente sulle imprese”. Secondo Confartigianato Trasporti Sardegna, inoltre, “è necessario un intervento per innalzare il tetto delle compensazioni del credito d’imposta, la limitazione dell’IPT esclusivamente alla prima immatricolazione e l’allineamento di costi dei carburanti alla media europea”. Questi i punti cardine delle proposte e delle richieste degli Autotrasportatori 1) COSTI MINIMI

Dare attuazione alla liberalizzazione regolata dell’autotrasporto merci per conto di terzi garantendo i costi incomprimibili della sicurezza con l’obiettivo di creare condizioni di maggiore efficienza e competitività, anche attraverso una semplificazione normativa. Nell’ambito della libera contrattazione dei noli tra vettori e committenti, si propone il mantenimento dei costi minimi anche per le percorrenze sotto i 100 chilometri;

2) RIFORMA ALBO NAZIONALE DELL’AUTOTRASPORTO

Si intervenga per riformare tempestivamente l’Albo nazionale dell’autotrasporto affinché diventi strumento per garantire maggiore trasparenza e legalità; 3) CONTROLLI

E’ necessario assicurare un’azione efficace e tale da garantire il rispetto delle regole che disciplinano il settore dell’autotrasporto; 4) IPT

Applicazione dell’imposta alla sola prima immatricolazione dei veicoli adibiti al trasporto merci, con eliminazione della stessa per i successivi passaggi di proprietà di tali veicoli tra imprese e nei casi di fusione, incorporazione o trasformazione delle stesse; 5) TEMPI DI PAGAMENTO

Adeguamento del termine massimo di pagamento dei corrispettivi di trasporto ai 30 giorni previsti dalla normativa generale comunitaria; 6) COMPENSAZIONE CREDITI D’IMPOSTA

Aumento del tetto per la compensazione dei crediti d’imposta attualmente fissato in 516 mila euro l’anno. Il trasporto delle merci sta assumendo sempre più una valenza comunitaria e il recupero dell’accisa sul gasolio determina che le imprese siano strutturalmente a credito d’iva; 7) COSTI MASSIMI

I costi massimi vanno garantiti, includendo anche quelli di traghettamento, indipendentemente dalla negoziazione del nolo e riconosciuti all’impresa così come recepiti dal vettore; Costo carburante: garantire alle nostre imprese un costo del carburante alla pompa realmente in linea con il costo europeo, eliminando gli oltre 20 centesimi che ci dividono in media dai prezzi praticati nell’Unione europea. Costo assicurazione: dimezzare il premio dell’assicurazione obbligatoria per la conduzione dei mezzi di autotrasporto per quei veicoli che siano equipaggiati con sistemi di controllo e tracciabilità del loro percorso attraverso l’istituzione di un osservatorio che verifichi il rapporto premi-sinistri; 8) ACCORDI VOLONTARI DI SETTORE

Fermo restando quanto previsto dall’art. 83 Bis, comma 4 della L. 133/2008, Unatras propone che venga recuperata per legge la possibilità di accordi tra le grandi forze della rappresentanza della committenza logistica, industriale e dell’autotrasporto e che sia previsto e garantito l’accordo di settore tra le parti se promosso da rappresentanze sia dell’autotrasporto che della committenza entrambe rappresentate in seno al Cnel; 9) CABOTAGGIO

Si chiede il mantenimento dell’attuale normativa. Infatti non è possibile liberalizzare il cabotaggio già a partire dal 2014 senza prima aver armonizzato e normalizzato le condizioni operative dei vettori europei uniformandone costi e regole; 10) CONTINUITA’ TERRITORIALE

Si rivendica il diritto alla continuità territoriale delle imprese isolane e la sterilizzazione dei tempi di attesa agli imbarchi nel calcolo dei tempi di guida, individuando modalità per il contenimento di costi generali; 11) ECOBONUS

Si richiede la salvaguardia del meccanismo dell’ECOBONUS (autostrade del mare) anche per il futuro; 12) AUTOTRASPORTATORI CREDITORI PRIVILEGIATI

In caso di fallimenti o di concordati preventivi si chiede il riconoscimento dello status di creditore privilegiato alle aziende di autotrasporto alla stregua dei dipendenti. Inoltre in prospettiva, considerati gli altri oneri in termini di tassazione già sostenuti dalle aziende, si propone l’introduzione di un regime di privilegio generale; 13) TRASPORTI INTERMODALI E SPORTELLO DOGANALE

Previsione dei contributi a sostegno dell’intermodalità ferroviaria e marittima per le imprese di autotrasporto al fine di decongestionare maggiormente le reti stradali e autostradali e contribuire in tal modo alla riduzione dell’inquinamento atmosferico. Attivazione di uno sportello unico doganale al fine di coordinare presso un’unica sede tutte le operazioni e formalità amministrative per lo sdoganamento delle merci; 14) RICONOSCIMENTO LAVORO USURANTE

In linea con la necessaria attenzione al principio della sicurezza stradale si propone il riconoscimento di lavoro usurante con il conseguente abbassamento dell’età pensionabile, senza costi aggiuntivi per l’autotrasporto; 15) BOLLI

Ripristino del rimborso della tassa di possesso così come effettuato negli anni precedenti