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Pubblicato il 23 January 2013 alle 11:36
Il Presidente di Confartigianato Autoriparazione Sardegna, Luciano Etzi, in rappresentanza delle officine associate del settore autoriparazione isolano, apprezza e condivide pienamente le indicazioni emerse dal convegno Quattroruote Day, svoltosi a Milano, in merito alla proposta di detrarre fiscalmente i costi dei tagliandi.
“Il nostro comparto – ha affermato Etzi - seppur penalizzato dalla situazione generale del mercato, sta reagendo contenendo il più possibile i costi. Questa iniziativa è una opportunità in più per fare fronte comune contro la crisi: per le imprese sarde e per i proprietari del milione di auto circolanti nell’isola”.
“Il sistema delle quattroruote è notoriamente penalizzato – ha continuato il Presidente degli Autoriparatori - e oggi l’auto è probabilmente il prodotto più tartassato in assoluto, sia dal punto di vista economico che da quello legislativo, ma è anche quello che più rispetta le tante e rigide normative in materia di sicurezza e ambiente”.
Alivello nazionale, il settore dell’autoriparazione, attraverso l’indotto, dà lavoro a un milione e cinquecentomila persone e riesce a muovere una economia che rappresenta il 10% del Pil.
“L’idea di defiscalizzare i tagliandi di manutenzione programmati – ha concluso Etzi - che potrebbe anche essere estesa alle riparazioni di meccanica e carrozzeria di una certa entità, costituirebbe un importante incentivo all’economia del comparto e garantirebbe il mantenimento dell’efficienza del parco auto, con evidenti, conseguenti vantaggi sulla sicurezza stradale e sull’ambiente”.
In Sardegna, alla fine del 2011, il parco auto circolante era di un milione di auto (1.003.338) di cui 595.052 a benzina, 381.273 a gasolio, 26.555 a GPL, 406 a metano e 52 alimentate con altro carburante.
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