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Cronaca

Confartigianato Sardegna: costi burocrazia in Sardegna

Confartigianato Sardegna: costi burocrazia in Sardegna
Confartigianato Sardegna: costi burocrazia in Sardegna
Olbia.it

Pubblicato il 20 December 2012 alle 11:29

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IMU alle stelle - Rispettate le peggiori previsioni diConfartigianato.

Murgianu: “I costi della burocrazia portano ad unsalasso delle imprese”. Gli artigiani lanciano un appello all’ANCI perla Sardegna247 milioni di euro di spesa per il solo personale, 147 euro perabitante. Primo posto in assoluto nella spesa per beni e servizi conun esborso annuo risparmiabile che supera i 100 milioni di euro. I dati sulla spesa dei Comuni della Sardegna sono preoccupanti emostrano una burocrazia ridondante, costosa, e fuori dalle più usualimedie nazionali (anch’esse peraltro costose). Non vi è da stupirsi allora se i primi dati forniti dall’Ufficio Studidi Confartigianato e da IlSole24Ore sulla pressione IMU confermano lepeggiori previsioni di Confartigianato stessa formulate l’anno scorso,quando l’Imposta Municipale Unica è stata inventata dal GovernoBerlusconi.

I Comuni infatti, per alimentare le alte spese e tamponare i mancatitrasferimenti da parte dello Stato, hanno quasi tutti utilizzato lapossibilità di aumentare l’aliquota base. Nei comuni del nord Italiasi è arrivati al 9,4%, ma anche in Sardegna non ci si discosta dimolto. Basti pensare che a livello nazionale sulla base delle stime formulatedal IlSole24Ore l’introito complessivo presunto sarà superiore di5miliardi alle più rosee prospettive del Governo (+26%). Unsalasso.E per far scendere la pressione dell’IMU non c’è che una strada:rendere più efficiente e meno costoso il sistema della PubblicaAmministrazione. Tra i 20 comuni sardi più popolosi che Confartigianato Sardegna hapreso in considerazione attraverso il portalewww.anutel.it, il datomassimo lo raggiunge Alghero con l’IMU al 9,80x1000. Seguono Cagliarie Porto Torres con 9,60, Oristano con 8,60, e Sassari con 8. Irestanti sono tutti al 7,60. L’ultima fotografia scattata dall’Ufficio Studi Nazionale diConfartigianato sul costo della burocrazia nei Comuni e sull’”Indicedi inefficienza della spesa per i Comuni” è nitidissima: l’“apparato”in Sardegna costa molto e non è efficiente. Anzi, spesso risultaessere uno dei principali freni allo sviluppo. Confrontando le spese tra regioni e province d’Italia si nota subitoche la Sardegna appare ai primi posti sia nei costi del personale chein quelli per beni e servizi. La differenza con la media di spesadelle 4 regioni più virtuose supera il 32%, certamente una soglia chedifficilmente può essere giustificata con il costo dell’insularità . Le “Spese relative al personale per le Funzioni generali diamministrazione di gestione e di controllo nei comuni” (rilevazionedel 2010), mostra infatti come la nostra regione, con 247 milioni di euro, siala settima per i costi, ben al di sopra della media nazionale, con una spesa procapite di 147 euro per la Sardegnacontro la media italiana di 123.

Nella classifica dei costi delle regioni, al primo posto la ProvinciaAutonoma di Trento (110milioni di spesa per il personale e 207euro perabitante). Segue la Sicilia con 925milioni e 183euro. La regione piùvirtuosa è la Puglia: 368milioni e per i contribuenti pugliesi solo90 euro a testa. L’inefficienza dei comuni delle 8 province sarde, emerge invecedall’analisi realizzata dalla società SOSE (Soluzioni per il SistemaEconomico) per il “Commissario straordinario per la razionalizzazionedella spesa”; questa ha analizzato la spesa per beni e servizieffettuata dai comuni italiani attraverso un indicatore, calcolatocome rapporto tra la riduzione di spesa potenziale e la spesa totaleeffettuata da ciascun ente considerato. I dati del 2011 dicono che se mediamente i Comuni italiani hannoregistrato un tasso di inefficienza della spesa pari al 23,4%, fraquelli sardi sardi la maggior parte superano di molto il 30%.

Per questo, a livello nazionale al primo posto troviamo i comuni dellaprovincia di Oristano con un eccesso di spesa del 36,6%. Segue ilMedio Campidano (2°) con il 33,5%, Sassari (3°) con il 33,2%, Goriziacon il 32,2%, Aosta con 30,5%, Nuoro (6°) e Carbonia-Iglesias (7°) conil 30,3%, Pordenone con il 30,2%. Seguono al nono posto Olbia-Tempio(29,77%), al 14esimo posto l’Ogliastra (28,16%) e al 15esimo Cagliari(28,11%). Le regioni con la maggiore inefficienza di spesa dei Comuni sono laSardegna, con un indice pari a 31,93, seguita dalla Valle d'Aosta con30,50, dal Friuli-Venezia Giulia con 29,49, dal Molise con 26,53dall'Abruzzo con 25,90 e dal Lazio con 24,91.All'opposto i valori più bassi - anche se indicano possibili recuperidi inefficienze dell'ordine di un quinto della spesa - nei Comuni diPuglia con indice di 20,66 di Calabria con 20,33 e di Veneto con19,33. Il Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, Luca Murgianulancia un appello ed un Patto all’ANCI: “Lavoriamo per far scendere lapressione IMU sulle imprese. Formuliamo proposte per l’efficientamentodel sistema Istituzionale: accorpando funzioni, diminuendo la spesa,valutando i servizi, coinvolgendo le Associazioni d’impresa. Inmancanza di ciò sarà impossibile creare sviluppo”. Murgianu propone un semplice ragionamento: “Se la Sardegna adeguasseil costo delle “macchine burocratiche comunali” (147 euro percittadino) alla media delle 4 migliori regioni (Puglia, Lazio,Lombardia ed Emilia Romagna ovvero 99euro procapite), realizzerebbe unrisparmio del 32,8% pari a 81milioni di euro (48 per ogni sardo). Ecco una cosa semplice che potrebbe allo stesso tempo ridurre laburocrazia, razionalizzare la spesa e consentire di avere anche un po’di fondi per tagliare l’IMU al sistema produttivo e per sostenere eoffrire nuovi servizi alle imprese generando così la ripresa tantoauspicata”.