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Cronaca

Confartigianato Sardegna: appello di Matzutzi a tutti i partiti per scongiurare aumento IVA

Confartigianato Sardegna: appello di Matzutzi a tutti i partiti per scongiurare aumento IVA
Confartigianato Sardegna: appello di Matzutzi a tutti i partiti per scongiurare aumento IVA
Olbia.it

Pubblicato il 11 May 2018 alle 18:55

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Cagliari, 13 maggio 2018- La stangata dell'IVA AL 25% minaccia fortemente l'economia italiana. Senza l'intervento del Governo è in arrivo una valanga da 31 miliardi di euro. L’Appello bipartisan a tutti i Partiti è stato fatto da Antonio Matzutzi, Presidente Regionale di Confartigianato ImpreseSardegna alla notizia dell'audizione avviata dal Ministro Pier Carlo Padoan, che ha dato ufficialmente il via ai lavori sul Documento economia e finanza (Def) 2018 da parte del Parlamento. “Vanno scongiurati gli aumenti IVA che sarebbero un macigno da oltre 31 miliardi di euro per centinaia di migliaia di imprese artigiane sarde e italiane” ha dichiarato il presidente Matzutzi .“Nonostante lo stallo politico - ha spiegato - è apprezzabile e serio il tentativo del Ministro dell’Economia teso a cercare l'intesa senza aspettare la formazione di un nuovo Governo, per scongiurare le clausole di salvaguardia che valgono 12 e 19 miliardi quest'anno e il prossimo”.

Il MEF ha infatti predisposto, qualche settimana fa, il quadro di finanza pubblica tendenziale del Def2018 che, ora, verrà presentato alle Camere. Il quadro tendenziale contiene l’attivazione delle clausole di salvaguardia che prevedono aumenti di IVA e accise per 12.472 milioni di euro nel 2019 e di 19.162 milioni nel 2020 e la loro disattivazione richiede di recuperare nel quadro programmatico risorse alternative che consistono, lo ricordiamo, in maggiori entrate, minori spese e maggiore deficit.

“La sterilizzazione dell’IVA è fondamentale per il rilancio del mercato interno - ha dichiarato il Presidente - che è l’obiettivo principale per garantire una ripresa seria al mondo della piccola impresa”. “Siamo infatti convinti che il nostro Paese non possa vivere di solo export – conclude Matzutzi - soprattutto oggi di fronte a rischi crescenti rappresentati dalle fluttuazioni monetarie, dalle tensioni geopolitiche, dalle guerre sui dazi e dalle agguerrite politiche di marketing e distribuzione dei competitors anche dei cosiddetti Nuovi Mondi. Risolleviamo il nostro mercato per il bene di tutti”.