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Cronaca

Confartigianato chiede chiarezza al Ministro Clini sulla riattivazione del sistema di tracciabilità dei rifiuti

Confartigianato chiede chiarezza al Ministro Clini sulla riattivazione del sistema di tracciabilità dei rifiuti
Confartigianato chiede chiarezza al Ministro Clini sulla riattivazione del sistema di tracciabilità dei rifiuti
Olbia.it

Pubblicato il 25 March 2013 alle 17:54

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Il sistema di tracciabilità dei rifiuti va integralmente ripensato.

E’ ciò che pensa Confartigianato Imprese Sardegna dopo aver esaminato il comunicato del Ministro dell’Ambiente Corrado Clini, il quale ha dichiarato l’intenzione di “riattivare in termini rapidi il Sistri, ritenendo, quindi, implicitamente superate le criticità che avevano determinato la sua sospensione”.

Per Confartigianato Imprese Sardegna, sorprende e preoccupa la decisione del Ministro che appare in netto contrasto con quanto riscontrato dalle imprese fino ad oggi e ben evidenziato nella relazione della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti.

Senza considerare che l’aver disposto un’entrata in operatività graduale tra rifiuti pericolosi e non pericolosi, in assenza di un congruo periodo di sperimentazione, rischia di generare un blocco operativo per chi, come i trasportatori, si troverà costretto a operare seguendo diverse procedure e diverse tecnologie informatiche.

Luca Murgianu, Presidente dell’Associazione Artigiana, sottolinea come “l’ultima cosa di cui hanno bisogno gli operatori e le imprese coinvolte nella gestione dei rifiuti è di alimentare ulteriore confusione su questa delicata e complessa materia”.

A giudizio di Confartigianato Imprese Sardegna, il Sistri va, invece, integralmente riprogettato e sostituito con un nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti pericolosi che risponda a criteri di proporzionalità.

Per Murgianu,un acconciatore o un altro piccolo imprenditore non possono e non devono essere accomunati alle industrie in genere, ne in termini di procedure, tantomeno nelle spese per gestire questo strumento”.

L’Associazione, tramite la propria Confederazione Nazionale, ha chiesto pertanto, al Ministro Clini di chiarire l'effettiva portata delle intenzioni manifestate, affinché non si producano, su questa vicenda, ulteriori danni economici per le imprese.