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Conclusa la sesta edizione di Monumenti Aperti a Telti

Conclusa la sesta edizione di Monumenti Aperti a Telti
Conclusa la sesta edizione di Monumenti Aperti a Telti
Marco Agostino Amucano

Pubblicato il 30 May 2016 alle 19:14

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Telti, 30 maggio 2016 - A Telti, come altrove, ciò che prende subito l’occhio a MonumentiAperti, l’evento annuale voluto dall'Amministrazione comunale e promosso dall’associazione culturale Imago Mundi che lo esporta da venti anni in diversi comuni dell’isola, sono i bambini e i ragazzi delle scuole che per due giorni presidiano e spiegano i monumenti più importanti del territorio, indossando la caratteristica maglietta d'ordinanza bianca e rossa.

Qui a Telti non ci sono le scuole superiori e tutto è affidato a bambini delle due ultime classi delle elementari e della scuola media. Le voci che ci spiegano la parrocchiale di Santa Vittoria mentre aspettiamo l'organizzatrice a livello locale della manifestazione, sono dunque voci bianche e ingenue di bellissimi bambini, che possiedono già l’incarnato chiaroe diafano dei giovanidella Gallura interna, e quella purezza e compostezza educata d’altri tempi che mi riportano ai ricordi d’infanzia calangianesi. Morena, Joseph, Teresa, sono solo alcuni dei nomi di queste giovanissime guide che si offrono subito a mostrarci con orgoglio il loro sapere, ed è un incanto sentirli. Stupisce l'esattezza del linguaggio utilizzato, la candida spiegazione del significato di nuraghe trilobato, l'elenco sicuro di date e periodi storici con spiegazione dettagliata dei miliari romani e viene subito da pensare: piccole guide crescono. Non è difficile capire quindi che accanto alla preparazione ricevuta dalle maestre o dai professori c'è innanzitutto e soprattutto quella dello specialista. E infatti ecco che Viviana Pinna ci raggiunge verso le sei di sera, un po’ trafelata, col viso stanco dal continuo vai e vieni che l’organizzazione richiede, ma sempre sorridente. Proviene dal nuraghe “Lu Naracu” come lo chiamano in paese, noto anche come nuraghe di Putzolu: una delle perle pregiate esposte nella sesta edizione di Monumenti Aperti a Telti.

Viviana Pinna, teltese DOC,giovanerampolla di una delle famiglie più note del luogo, i galloni di archeologa vera se li è conquistati sgobbando sui libri.Gli otto anni fra laurea specialistica (ossia quinquennale) especializzazione,appena conseguita con una tesi sui materiali del nuragheBelveghile di Olbia, bastano per renderla degna del titolo di archeologa a tutti gli effetti (quanti cialtroni e cialtrone in giro che si fregiano abusivamente di questa qualifica!). La dottoressa Pinna è però munita anche di patentino di guida turistica regionale conseguito lavorando sulle aree archeologiche di Olbia nei bei tempi in cui quelle erano regolarmente gestite, ha avuto esperienze di scavo all’estero, ha conseguito il diploma di esperta in didattica museale nei corsi regionali della RAS ed è una delle organizzatrici teltesi più ricercate per l’organizzazione di eventi quali sagre, appuntamenti culturali e Monumenti Aperti, appunto.

Per la sesta edizione da lei organizzata a Telti, nei giorni 28 e 29 maggio e in occasione del 20esimo anniversario della manifestazione regionale, i numeri sono sempre confortanti: tanta partecipazione con oltre 200 visitatori per sito come da firme del registro presenze, e la certezza che i giovani che sono stati di volta in volta preparati e che si sono avvicendati nel corso di queste sei edizioni, sono stati formati nella maniera migliore.

© Marco Agostino Amucano