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Cronaca

Con Wicky, il Giappone che emoziona con la cucina sarda

Con Wicky, il Giappone che emoziona con la cucina sarda
Con Wicky, il Giappone che emoziona con la cucina sarda
Laura Scarpellini

Pubblicato il 14 August 2019 alle 19:51

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Olbia, 14 agosto 2019 - A Porto Rotondo due terre così lontane s'incontrano dando vita ad un'esperienza gastronomica davvero unica.

Presso la splendida struttura alberghiera Abi d'Oru. lo chef giapponese Wicky Priyan che sta rivoluzionando la cucina internazionale creando mix sempre nuovi ricchi di sapori e di esperienze olfattive, stavolta si confronta con la tradizione e l'eccellenza sarda.

Dalla sua Milano, che lo ha adottato da tempo, ora una piacevole parentesi estiva, in uno degli angoli dell'ospitalità internazionale della Gallura.

I suoi piatti e le sue creazioni mescolano spezie orientali con i prodotti territoriali, dando così vita a inconsueti sapori.

Sarà possibile compiere questo viaggio gastronomico, fino al prossimo 29 agosto in cui verranno utilizzati prodotti provenienti dalla piattaforma alimentare Insula, di recente presentata a Porto Cervo che raggruppa le eccellenze territoriali.

A differenza di un tradizionale convivio, i piatti preparati da Wicky, già nella loro presentazione aprono le porte verso un percorso nel gusto, nel bello e nella raffinatezza. Pochi elementi nelle portate, con grande sapienza scenografica, incuriosiscono e catturano l'attenzione di chi si avvicina a questo tipo di cucina per la prima volta.

Particolare ad esempio l'accostamento della cernia giapponese, con le le uova di storione o con dell'aragosta, e il basilico giapponese o con riduzioni a base di agrumi. Altro elemento che viene evidenziato nelle sue preparazioni, è il tempo di preparazione di alcuni piatti. Macerazioni del pesce o della carne che necessitano fino a 30 giorni di riposo, per ottenere una delicatezza e una raffinatezza davvero unici.

Mangiare oggi non è più solo una necessità di sopravvivenza. La nostra cultura ci porta a gratificarci regalandoci un momento conviviale che debba emozionarci, con lo stesso stupore con cui i bambini assaggiano nuovi sapori per la prima volta. L'educazione del gusto viene mangiando, e in queste occasioni, è pura poesia.